L’annuncio del depennamento del film diretto nel 1939 da Victor Fleming è stato spiegato su Variety da un portavoce della celebre tv a pagamento: “È un film del suo tempo che raffigura alcuni pregiudizi etnici e razziali che erano, disgraziatamente, dati per assodati nella società americana"
Via col vento è un film razzista ed Hbo Max lo cancella dal catalogo. Succede anche questo nei giorni che seguono l’uccisione dell’afroamericano George Floyd a Minneapolis da parte di un poliziotto bianco, e dopo le immense manifestazioni di piazza antirazziste svoltesi in mezzo mondo. L’annuncio del depennamento del film diretto nel 1939 da Victor Fleming è stato spiegato su Variety da un portavoce della celebre tv a pagamento: “È un film del suo tempo che raffigura alcuni pregiudizi etnici e razziali che erano, disgraziatamente, dati per assodati nella società americana. Queste descrizioni razziste erano sbagliate allora come ora e abbiamo pensato che mantenere questo titolo senza una spiegazione e una denuncia di quelle descrizioni sarebbe stato irresponsabile”.
Insomma, la cancellazione è temporanea giacché ne è previsto il reinserimento in catalogo al più presto. Ma non prima di avere creato una sorta di tutorial dove verrà proposta “una discussione del suo contesto storico e una denuncia di quelle descrizioni”. Insomma Hbo Max ha rassicurato che non verranno effettuati tagli o censure perché sarebbe “come se quei pregiudizi non fossero mai esistiti”. Non è la prima volta che Via col vento finisce nel mirino di qualche repulisti antirazzista del pantheon cinematografico. Il film tratto dal libro di Margaret Mitchell e ambientato in uno stato del Sud separazionista, come la Georgia, poco prima e poco dopo la guerra civile americana, sposa appieno la mentalità razzista di una parte degli statunitensi bianchi legati alla tradizione schiavista settecentesca ed ottocentesca.
Solo nel 2017 un cinema di Memphis (Tennessee) cancellò il titolo dal proprio cartellone perché il film venne giudicato insensibile verso la popolazione del luogo. In molti ricorderanno anche solo il personaggio della cameriera di casa O’Hara, Mami (Hattie McDaniel) che anche nel doppiaggio italiano mantiene questa inflessione con le p che diventano b e le t che diventano d. A quanto pare ad accendere la miccia della cancellazione di Via col vento dal catalogo Hbo Max è stato John Ridley, co-sceneggiatore del film 12 anni schiavo, in quanto il film è zeppo di stereotipi razzisti. Via col vento, infine, è il film che, anche con il calcolo dell’inflazione dei prezzi attuali, ha guadagnato più soldi al box office nella storia del cinema statunitense. Record a tutt’oggi imbattuto. Mentre nel 1940 ricevette 8 Oscar. Uno di questi venne assegnato proprio alla McDaniel come attrice non protagonista.
Giusto per ricordare cosa fosse Hollywood per gli attori afroamericani non più di 80 anni fa ricordiamo che la Mcdaniel non potè sedersi al tavolo con gli attori Clark Gable, Vivien Leigh, Olivia De Havilland e il produttore del film David O.Selznick. La rigorosa politica antineri dell’hotel Ambassador dove si svolgevano a quel tempo le cerimonie degli Oscar relegò l’attrice in un tavolino in fondo alla sala assieme al suo accompagnatore Ferdinand Yober.