Il Guardian parla chiaro: alcuni abitanti non vogliono saperne e oltre alla cattura propongono di mandarli a un'azienda di surgelati
Siamo a Titirangi, in Nuova Zelanda. Quattromila abitanti, a nord. La cittadina è “covid free” ed è quindi tornata alla normalità. Non fosse per i polli. Un problema che gli abitanti di Titirangi conoscono bene, benissimo. Perché s’era già presentato in passato. Invasione di polli selvatici. Con il blocco delle attività durante la pandemia si è bloccato anche il controllo della fauna selvatica e i polli sono tornati a bighellonare per le vie del sobborgo portando con sé avanzi di cibo e attirando topi. In passato c’era stata un’invasione da 250 esemplari. Con un piano preciso disposto dalle autorità, molti di quei polli vennero catturati e messi in gabbia ma alcuni riuscirono a sfuggire e oggi eccoli, di nuovo liberi a Titirangi. Il Guardian parla chiaro: alcuni abitanti non vogliono saperne e oltre alla cattura propongono di mandarli a un’azienda di surgelati.