È stato ferito con un oggetto a punta conficcato nella parte superiore sinistra dell’addome, fino a raggiungere il cuore. Così, secondo l’autopsia, è morto Rafiki, un gorilla di montagna dell’Uganda tra i più noti al mondo. Secondo quanto riportato dalla Bbc, per l’Uganda Wildlife Authority (Uwa), l’uccisione di Rafiki è “un duro colpo” perché si tratta di una specie in via di estinzione: ne restano poco più di mille. L’Uwa ha scoperto che a uccidere il gorilla sono stati quattro bracconieri che rischiano l’ergastolo e una multa fino a 5,4 milioni di dollari. Uno degli accusati ha dichiarato di aver ucciso Rafiki per legittima difesa ma secondo gli inquirenti si è trattato di caccia per vendita sul mercato nero. Rafiki aveva 24 anni ed era il capo branco di 17 gorilla. “Il gruppo al momento non ha una leadership e il capo potrebbe essere sostituito da un gorilla selvaggio”, ha spiegato un membro dell’Uwa. A guidare i gorilla che avevano Rafiki come “re” potrebbe quindi essere un gorilla selvaggio il che allontanerebbe il gruppo dall’uomo che ora può ammirare i gorilla nel Parco naturale Bwindi.
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