È stata imbrattata la statua dedicata a Indro Montanelli, collocata nell’omonimo giardino di via Palestro, nel centro di Milano, e finita di nuovo al centro delle polemiche. Sulla testa del monumento per ricordare il celebre inviato e giornalista sono stati fatti colare quattro barattoli di vernice, poi lasciati sul posto insieme ad alcuni sacchetti di carta. Inoltre, sulla base della statua, è comparsa la scritta: “Razzista, stupratore“. La statua verrà ripulita domani mattina. Il Nucleo di intervento rapido del Comune ha effettuato un sopralluogo e ha poi individuato l’apposita ditta per la pulizia della statua, che è in bronzo e quindi necessità di un intervento specializzato per non rovinarla.
Il monumento è tornato a essere contestato, dopo che in tutto il mondo le manifestazioni di solidarietà con il movimento Black lives matter e per l’uccisione da parte della polizia dell’afroamericano George Floyd hanno preso di mira le statue di personaggi storici accusati di essere “razzisti, schiavisti o colonizzatori”. Nei giorni scorsi, il movimento dei Sentinelli ha scritto una lettera al sindaco di Milano Beppe Sala chiedendo che la statua di Montanelli sia rimossa. Sotto accusa il contratto che, durante la guerra in Etiopia, stipulò per sposare una bambina tra i 12 e 14 anni. Un episodio che lui stesso racconto sul Corriere della sera nel 2000 (qui la ricostruzione). Montanelli ne aveva parlato per la prima volta nel 1969 in televisione, ne programma “L’ora della verità” di Gianni Bisiach, rispondendo alle domande della giornalista femminista Elvira Banotti. E poi anche nel 1982, intervistato da Enzo Biagi.
Periodicamente ritorna la richiesta di rimuovere la statua in ricordo del giornalista. Questa volta la proposta dei Sentinelli non è però appoggiata né dal primo cittadino né dalla maggioranza dem in consiglio comunale. Non è la prima volta che la statua viene imbrattata: l’8 marzo del 2019, durante la manifestazione per la Giornata internazionale delle donne, alcune attiviste del movimento femminista Non Una Di Meno la coprirono con vernice rosa. Tra i primi a commentare il presidente leghista della Regione Lombardia Attilio Fontana: “Proprio non ci siamo. L’odio, la cattiveria e l’astio sono sempre più dominanti sul confronto civile e democratico. C’è da preoccuparsi seriamente”. Intitolati a Montanelli dal 2002, i giardini di via Palestro vennero di conseguenza scelti anche per collocarvi la statua a lui dedicata che venne inaugurata nel 2006 dall’allora sindaco Gabriele Albertini e raffigurante il giornalista seduto che scrive sulla sua Lettera 22 con la scritta ‘Indro Montanelli – Giornalista’ sulla base. Intanto la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta. Gli investigatori della Digos, coordinati dal pm Alberto Nobili, stanno acquisendo i filmati delle telecamere di sicurezza della zona.