Il centro storico di Napoli illuminato di notte da fumogeni rossi. Poi cori da stadio, uno striscione e slogan. In tanti attorno alle 23 di sabato notte si sono radunati in piazza San Domenico per ricordare commemorare un ragazzo morto anni fa, “Lollo”, un giovane di un centro sociale. A riprendere la scena, increduli e denunciando quanto accaduto, i residenti dei palazzi che affacciano sulla piazza. Inutili, come scrive il Comitato per la quiete e la vivibilità cittadina, che condivide i video sulla propria pagina Facebook, le chiamate dei cittadini. “Hanno invano chiamato il 113, il 112, il 117 ed il 0817951111. Nessuno ha risposto, nessuno è intervenuto…nessuno!”, si legge. Per questo, come afferma un esponente del comitato, Gennaro Esposito, “siamo pronti per una denuncia in Procura”. I residenti infatti, oltre alla confusione, hanno sottolineato altri due problemi: il fumo, che anche con le finestre chiuse entrava in casa facendo diventare l’area irrespirabile, e il rischio assembramenti. Sull’episodio è intervenuto anche il presidente della Seconda municipalità, Francesco Chirico, che ha sottolineato che quanto accaduto “è inammissibile”. “Ci sono tanti modi per commemorare una persona cara – ha aggiunto – ma questo modo da guerriglia è assolutamente sbagliato”. Chirico ha ricordato, inoltre, che il centro storico di Napoli è patrimonio Unesco. L’evento di ieri notte è stato annunciato nei giorni precedenti sulla pagina Facebook Mensa occupata, con il video di una delle commemorazioni degli anni scorsi di questo ragazzo. Lo scorso anno, la commemorazione non avvenne perché, come fa sapere Esposito, per tempo, furono allertate le forze dell’ordine. Per questo centro sociale, che occupa degli spazi in Via Mezzocannone, continua Esposito, “sono state presentate numerose denunce, il procedimento è anche istruito, ma non si va avanti. E non ne capiamo il motivo”.
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