Il consenso potenziale del M5s potrebbe salire dal 20% al 30% se alla guida del Movimento ci fosse Conte. È uno dei dati che emergono da un sondaggio dell’istituto Ipsos per il Corriere della Sera. Secondo l’analisi, l’emergenza sanitaria ha fatto registrare un significativo aumento di consenso per il presidente del Consiglio Conte.
L’indice di gradimento per il suo operato è passato da 48 registrato a febbraio al 66 di aprile, per poi assestarsi in questa settimana a 61 (più 1 punto rispetto al mese precedente). Quanto al possibile futuro politico, che tuttavia il premier ha finora negato, “un eventuale partito di Conte” – secondo i dati pubblicati dal Corriere – oggi otterrebbe il 14,1% dei consensi e si collocherebbe al quarto posto dopo la Lega (23,2%), FdI (16,6%), Pd (15,8%). E davanti al M5s (12,7%)“. La lista Conte rosicchierebbe il 62 per cento dei voti da M5s, Pd e partiti di centrosinistra; il 20 per cento dall’astensione e il 18 da centrodestra e liste minori. Per l’ipotesi di una possibile nuova leadership del M5s, Conte prevale tra i pentastellati con il 42% delle preferenze, precedendo Di Maio (27%), Di Battista (19%) e Crimi (2%).
Se poi il premier fosse a capo del M5s, secondo il sondaggio di Ipsos, il MoVimento farebbe segnare una crescita del 7,2% rispetto allo scenario attuale, passando dal 17,1% al 24,3%, scavalcando la Lega al primo posto per consensi tra le forze politiche italiane, con un potenziale di voti che salirebbe dal 20% al 30%. Mentre Lega e Fdi, osserva il presidente dell’Ipsos Nando Pagnoncelli, hanno un elettorato potenziale tra il 25 per cento e il 30.