Era dal 28 di febbraio che non si registrava un numero così basso di morti: quel giorno furono 21, mentre il giorno dopo 29. Oltre alla provincia di Bolzano sono 8 le Regioni in cui non si registrano nuovi contagi: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata. Iss: "Età media delle vittime aumentata di 4 anni"
Calano leggermente i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Secondo i dati forniti dalla Protezione civile, oggi sono stati registrati 303 nuovi positivi, contro i 338 di ieri, con il totale che sale così a 237.290. Di conseguenza, anche il trend del contagio scende allo 0,12%. L’85% dei nuovi malati si trova in Lombardia, dove se ne sono registrati 259. Oltre alla provincia di Bolzano sono 8 le Regioni in cui non si registrano nuovi contagi: Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Sardegna, Valle d’Aosta, Calabria, Molise, Basilicata.
Scende anche il numero delle vittime giornaliere: sono 26, contro le 44 di ieri, e portano il totale a 34.371. Era dal 28 di febbraio che non si registrava un numero così basso di morti: quel giorno furono 21, mentre il giorno dopo 29.
Sono 640 i dimessi e guariti nelle ultime 24 ore, con il totale che sale così a 177.010. Domenica l’aumento era stato di 1.505. Numeri che permettono un graduale alleggerimento della pressione sui reparti ospedalieri italiani. Sono infatti 25.909 gli attualmente positivi in Italia, scesi di 365 in un giorno, mentre ieri erano diminuiti di 1.211. Di questi, 207 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 2 pazienti rispetto a ieri, 3.489 persone sono invece ricoverate con sintomi, con un decremento di 105 pazienti rispetto a ieri. Infine, 22.213 persone, pari all’86% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi.
I tamponi effettuati per il coronavirus sono ad oggi 4.648.825, in aumento di 28.107 rispetto a ieri. I casi testati sono finora 2.864.084.
Le altre Regioni: i contagi
Nel dettaglio, gli attualmente positivi sono 19.976 in Lombardia (-13), 2.604 in Piemonte (-44), 1.500 in Emilia-Romagna (-137), 755 in Veneto (-17), 489 in Toscana (-10), 246 in Liguria (+3), 1.292 nel Lazio (-30), 617 nelle Marche (-9), 289 in Campania (-30), 410 in Puglia (-8), 66 nella Provincia autonoma di Trento (0), 805 in Sicilia (-32), 99 in Friuli Venezia Giulia (-4), 486 in Abruzzo (-25), 94 nella Provincia autonoma di Bolzano (-1), 18 in Umbria (-2), 33 in Sardegna (0), 12 in Valle d’Aosta (+5), 37 in Calabria (-7), 70 in Molise (-4), 11 in Basilicata (0).
Le altre Regioni: le vittime
Quanto alle vittime, in Lombardia sono 16.457 (+8), Piemonte 4.012 (+0), Emilia-Romagna 4.207 (+3), Veneto 1.978 (+0), Toscana 1.088 (+3), Liguria 1.525 (+4), Lazio 811 (+3), Marche 993 (+0), Campania 430 (+0), Puglia 534 (+2), Provincia autonoma di Trento 465 (+1), Sicilia 280 (+1), Friuli Venezia Giulia 343 (+0), Abruzzo 456 (+0), Provincia autonoma di Bolzano 292 (+1), Umbria 77 (+0), Sardegna 132 (+0), Valle d’Aosta 144 (+0), Calabria 97 (+0), Molise 23 (+0), Basilicata 27 (+0).
Iss: “Età media delle vittime aumentata di 4 anni”
Da marzo a fine maggio “è aumentata di 4 anni l’età media delle persone che muoiono per Covid” e, tra i deceduti, “i principali fattori di rischio sono diabete e malattie del cuore“: queste sono molto più comuni nella popolazione morta con infezione da nuovo coronavirus, rispetto alla media dei decessi. È quanto spiega Graziano Onder, direttore del Dipartimento malattie cardiovascolari, endocrino-metaboliche e invecchiamento dell’Istituto superiore di sanità.
“Dai dati che abbiamo analizzato emerge che a marzo l’età media dei deceduti era 78 anni, a fine maggio l’età media era intorno agli 82 anni. Il fatto che muoiano pazienti più anziani può voler dire che conosciamo meglio la malattia e che i sistemi gestiscono meglio l’emergenza”, ha poi spiegato.