Youtube cancella il canale di Radio Radio e scoppia il finimondo. Da domenica 14 giugno 2020, infatti, non è più disponibile il canale online della seguitissima radio romana dove venivano caricati ogni giorno i video pubblicati sulla propria home page. “Hanno deciso di sospendere il nostro account perché secondo loro violiamo le norme della community – ha spiegato in un video l’editore della radio, Fabio Duranti. “Siamo allibiti perché non abbiamo violato nessuna norma. Noi siamo una radio e una tv e abbiamo le concessioni fornite dal Ministero. Siamo soggetti ad un controllo delle autorità delle comunicazioni, abbiamo diverse testate giornalistiche registrate, facciamo giornalismo quotidiano e in 42 anni di lavoro non abbiamo mai ricevuto querele. Nessun richiamo delle pubbliche autorità per aver violato norme o soprattutto il codice penale. L’unico che consentirebbe a qualche autorità di bloccarci e sanzionarci”. Duranti conclude la sua attonita difesa: “Abbiamo invece fatto della nostra comunicazione libera ma moderata e rispondente ai principi della Costituzione il nostro motivo di esistere”.
Duranti mostra così nel video la mail di Youtube relativa alla cancellazione dell’account Youtube di Radio Radio e si scopre che la motivazione ufficiale riguarda la “sicurezza dei minorenni”. “I video contenenti minorenni in situazioni allusive non verranno mai tollerati, Youtube non è un luogo per comportamenti predatori”, scrivono dal quartier generale della piattaforma video. Duranti a questo punto si arrabbia definendo l’email “una calunnia” e sottolinea come questo “reato penale” sia falso e non riconducibile ai video da loro trasmessi. Così compila e invia il modulo da mille caratteri per il ricorso segnalando che le comunicazioni inviate sono alquanto “fantasiose”. Il 3 giugno scorso Youtube aveva già segnalato a Radio Radio un’altra violazione. Ed è lo stesso Duranti a mostrare la mail. Si tratta di una “violazione delle norme della community sulle armi da fuoco”.
Anche se il video caricato in questione non è altro che la presentazione di Sigfrido Ranucci della puntata di Report che sarebbe andata in onda la sera stessa e intitolata “Il senato comprava 10mila mascherine già a gennaio cosa sapeva?”. “Affidare la comunicazione e la nostra civiltà a soggetti privati, vuoi per errori o inganni sugli algoritmi – ma a questo ci penseranno gli avvocati – è un monito per tutti, una riflessione su questa transizione alla digitalizzazione della nostra vita non rispettosa del nostro diritto ad informare e ad essere informati”. La cancellazione del canale Youtube di Radio Radio ha sollevato numerose critiche sui social dove in molti hanno gridato al “complotto”. Tra le voci in difesa di radio radio quella del filosofo Diego Fusaro che ha twittato: “Il bello della democrazia di mercato: puoi dire tutto ciò che vuoi, a patto che tu voglia ciò che vogliono loro”.