Come si legge nell’ordinanza, a firma di Gian Piero Milano, e del suo aggiunto, Alessandro Diddi, i magistrati hanno preso atto di quanto dedotto in un’articolata memoria consegnata da Torzi e dei numerosi documenti allegati giudicati utili ai fini della ricostruzione dei fatti
Torna libero Gianluigi Torzi, il broker fermato dieci giorni fa, nell’ambito delle indagini relative alla compravendita del palazzo di Londra. L’Ufficio del promotore di giustizia vaticano, all’esito degli interrogatori, ha concesso la libertà provvisoria. Come si legge nell’ordinanza, a firma di Gian Piero Milano, e del suo aggiunto, Alessandro Diddi, i magistrati hanno preso atto di quanto dedotto in un’articolata memoria consegnata da Torzi e dei numerosi documenti allegati giudicati utili ai fini della ricostruzione dei fatti.
Torzi era stato arrestato la sera di venerdì 5 giugno, al termine di un lungo interrogatorio che si era svolto in Vaticano alla presenza dei suoi avvocati, nell’ambito dell’inchiesta vaticana riguardante una rete di società in cui erano presenti alcuni funzionari della Segreteria di Stato. Al broker, che ha trascorso dieci giorni in uno degli appositi locali presso la caserma del Corpo della Gendarmeria, sono stati contestati vari episodi di estorsione, peculato, truffa aggravata e autoriciclaggio.