“Patrimoniale? Credo di interpretare il sentimento di tutta la maggioranza, ma, finché ci sarà questo governo, e in particolare il M5s, non ci sarà nessuna patrimoniale. Si parla di patrimoniale quando non si vede un orizzonte economico positivo e neanche tutti i fondi che servono. Nell’ultimo mese la trattativa in Europa fa ben sperare”. Sono le parole pronunciate a “Speciale – L’aria che tira” (La7) dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che aggiunge: “Come ha detto il presidente del Consiglio, dobbiamo usare quei fondi anche per fare una riforma fiscale. Io penso che l’abbassamento delle tasse non abbia colore. L’importante è che impariamo la lezione della vecchia crisi del 2008-2009: si sono tagliati il welfare e le pensioni, si sono aumentate le tasse. Noi dobbiamo fare esattamente il contrario”.
Sugli Stati Generali, Di Maio precisa: “Servono anche ad ascoltare le persone che ci consiglieranno come spendere al meglio questi fondi. Credo che gli Stati Generali debbano essere giudicati dalle leggi e dai provvedimenti che partoriranno. Dureranno una settimana, quindi entro venerdì prossimo dovrebbero finire. Da venerdì parte il conto alla rovescia per i decreti legge o per le leggi che servono a questo Paese. Gli Stati Generali saranno utili se si trasformeranno in leggi, solo così non saranno un esercizio di stile”.