“Il botta e risposta tra Grillo e Di Battista su un’assemblea costituente del M5s? Li conosco entrambi bene dall’inizio del nostro progetto. Sono sicuro che siamo tutti dalla stessa parte, cioè del M5s e del Paese. Grillo e Di Battista hanno solo e soltanto energie positive. E mai come in questo momento di grande difficoltà per l’Italia serve essere uniti e non divisi”. Così, a “Speciale – L’aria che tira” (La7), il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, commenta la polemica tra Beppe Grillo e Alessandro Di Battista circa un congresso necessario per il M5s.
E aggiunge: “Se c’è da dare una mano per permettere che le differenze di vedute possano andare tutte nella stessa direzione, io ci sarò, ma sempre in un’ottica di collaborazione e nella piena fiducia di chi si occupa oggi del M5s, che è Vito Crimi. Il congresso del M5s? Secondo me, i dettagli e l’organizzazione del Movimento sono questioni che approfondirà e spiegherà l’attuale capo politico, Vito Crimi, che ha tutta la mia fiducia. Ma non credo che il congresso sia la priorità per l’Italia. Ci sono preoccupazioni per le imprese, i lavoratori, i giovani disoccupati. E noi – spiega – dobbiamo dare risposte tempestive a queste persone. Io mi dedico a questo. Faccio il ministro e mi voglio dedicare al mio Paese. Sto con Grillo o con Di Battista? Io non credo che ci sia da schierarsi da una parte o dall’altra. Qui facciamo parte della stessa famiglia da anni. Abbiamo costruito insieme questo progetto. Se siamo uniti, come sono sicuro che riusciremo a essere, questo Paese cambia. Grillo e Di Battista vogliono bene a questo Paese e al Movimento. E poi Grillo è il garante, ha fondato tutto e a lui va sempre il mio apprezzamento e la mia fiducia”.
Circa una possibile candidatura del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla guida del M5s, Di Maio osserva: “Giuseppe Conte è una persona determinata e ha dimostrato di poter amministrare bene quel ruolo così importante. Se il premier è sicuro di sé, questo è solo un bene per il Paese. Non si è mai iscritto al M5s, ma che sia espressione del Movimento è vero due volte, perché l’abbiamo espresso nel precedente governo e adesso. Se Giuseppe desse una mano al Movimento, io sarei contento, ovviamente nel rispetto del suo ruolo”.