A creare l’ennesima spaccatura nella maggioranza sono gli onorevoli Roger De Menech (Pd), Nardelli e Toccafondi che hanno le carte pronte per chiedere la detraibilità delle rette scolastiche, più fondi agli alunni disabili delle paritarie e un incremento per la fascia 0-6 e 6-18 anni
In soccorso alle scuole paritarie arriva il Partito Democratico. Dopo l’appello per aumentare gli stanziamenti lanciato nelle scorse settimane in maniera trasversale da Maurizio Lupi, presidente dell’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, Flavia Piccoli Nardelli del Pd, Paolo Lattanzio del Movimento 5 Stelle, Gabriele Toccafondi di Italia Viva, Valentina Aprea di Forza italia, Giancarlo Giorgetti della Lega e Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, ora la battaglia si sposta in Commissione cultura della Camera dove i Dem e Italia Viva hanno presentato identici emendamenti che vanno incontro alle proposte lanciate dal centrodestra.
A creare l’ennesima spaccatura nella maggioranza sono gli onorevoli Roger De Menech (Pd), Nardelli e Toccafondi che hanno le carte pronte per chiedere la detraibilità delle rette scolastiche, più fondi agli alunni disabili delle paritarie e un incremento per la fascia 0-6 e 6-18 anni. In totale si tratterebbe di raddoppiare da 150 a 300 milioni di euro.
Una richiesta che trova il sostegno anche della viceministra all’Istruzione, Anna Ascani, ma il no deciso dell’onorevole Gianluca Vacca del M5S: “Scegliere di finanziare con fondi aggiuntivi le scuole paritarie significa sottrarre soldi alla scuola pubblica – ha dichiarato – Stando ad alcuni emendamenti presentati da altre forze politiche al Dl Rilancio si finirebbe su un piano per noi inaccettabile. Il nostro faro è l’articolo 33 della Costituzione. Nel Dl Rilancio sono già stati stanziati 150 milioni facendo un’eccezione a causa dell’emergenza Covid 19. Faremo di tutto per scongiurare il tentativo di aumentare fondi o finanziamenti”.
A creare frizioni a viale Trastevere, dove sulla poltrona più alta siede la ministra Lucia Azzolina, del M5S, è proprio la sua vice Ascani che durante il webinar Più parità per le paritarie organizzato da 50 associazioni no profit, da “Ricostruire” e dal Forum delle Associazioni familiari, ha spiegato: “Ho seguito direttamente, nella stesura del Dl Rilancio, la partita legata alle paritarie affinché ci fosse un articolo riguardante un settore fondamentale per il sistema nazionale di istruzione”.
In Commissione cultura, a sostenere l’incremento dei fondi per il Partito Democratico ci sono Roger De Menech e Flavia Piccoli Nardelli che hanno presentato gli emendamenti contestati da Vacca. “Sono Veneto e nella mia regione – spiega De Menech – un pezzo dell’educazione viene fatto dalla scuola paritaria. Il sistema delle paritarie nella mia terra copre il 45%. Dobbiamo lavorare per qualificare sempre di più la scuola, qualsiasi essa sia. Io metto al centro il ragazzo”. L’onorevole non nasconde che nel Pd non tutti la pensano come lui su questa questione: “Siamo il Partito Democratico, siamo abituati alla dialettica. Non stiamo tamponando un argomento del centrodestra”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Flavia Piccoli Nardelli che risponde anche alla capogruppo di Forza Italia alla Camera, Mariastella Gelmini, che durante il webinar Più parità per le paritarie aveva chiesto di organizzare un incontro tra tutti i capigruppo per decidere, in aggiunta al fondo che viene chiesto al Governo, la cifra da destinare alle paritarie: “È un problema – dice la deputata del Pd – che va affrontato in maniera condivisa. Maggioranza e opposizione devono trovare forme d’accordo su questo e altri temi”. E sui mal di pancia nel Pd spiega: “Siamo un grande partito con ispirazioni di tipo diverso. Le posizioni differenti devono diventare una ricchezza”.