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Stati Generali, Renzi: “No del centrodestra? Se il premier ti chiama, ci vai”. Poi critica l’Inps: “Un disastro, bisogna cambiare passo”

Le opposizioni non sono andate agli Stati Generali? Se il presidente del Consiglio ti chiama, è giusto andare. Io ci sarei andato. Dopodiché, non darei troppa importanza a questo “vado o non vado” alla Nanni Moretti. Sono convinto che Salvini e la Meloni, come Berlusconi, porteranno le loro idee in Parlamento e potremo discuterne e confrontarci. Io non ho paura a confrontarmi con Salvini, anzi mi fa piacere”. Sono le parole del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ospite di “Non stop news”, su Rtl 102.5.

E aggiunge: “Se il presidente del Consiglio pensa che gli Stati Generali siano utili, evviva. Noi siamo favorevoli, nessuna polemica. L’importante è che si passi dalle dirette Facebook e dalle conferenze stampa ai provvedimenti concreti. L’importante, cioè, è fare in fretta. Abbiamo tanti soldi stanziati, che sono i soldi che abbiamo preso in prestito dai nostri figli e che vanno spesi subito. Io non sono pessimista sui problemi dell’Italia – continua – anzi io penso che il dopo coronavirus vedrà una rinascita e una ripartenza incredibile, perché è sempre andata così dopo le grandi pandemie e la peste. Quindi, sono tra i pochi a essere ottimista, però fatto sta che attualmente c’è gente che non riesce a mangiare. I soldi devono arrivare, l’Italia deve ripartire, bisogna rimettersi in moto, altrimenti, ragazzi, finisce che si muore di fame anziché di covid”.

Il senatore poi attacca l’Inps: “I soldi ci sono e per ora sono italiani. I soldi europei devono ancora arrivare. Quando arriveranno, immaginate che volume di fuoco l’economia potrà mettere in campo. Basta piangersi addosso, iniziamo a spendere questi soldi. L’Inps? E’ stato un disastro di proporzioni epocali. Per i problemi di crash del loro sistema sui 600 euro, peraltro scegliendo come giorno il primo aprile, non certo brillantissima intuizione, hanno dato la colpa agli hackers. La cosa mi ha sconvolto – prosegue – Mi hanno ricordato i Blues Brothers quando davano la colpa alle cavallette. Non puoi inventare queste scuse per aver fallito. Questi hanno fallito ed è bene dirlo. Dopodiché, c’è un passaggio in più: il vero elemento di novità sarà quando daremo i soldi agli imprenditori non per la cig ma per abbassare i contributi sul lavoro. Se continuiamo a pagare tutti per stare a casa, si crea un meccanismo psicologico di mancanza di fiducia nella ripartenza. E rischia di essere devastante”.

E chiosa: “La Germania sta correndo più di noi, porca miseria. Ma anche noi siamo un grande Paese e possiamo farcela. Diamoci una scrollata. La mossa del cavallo significa non restare chiusi in un angolino ad aspettare che finisca di piovere. Non facciamo catenaccio. Giochiamo un po’ all’attacco. Questo è il mio messaggio a tutti e in particolare a chi ha responsabilità di governo o all’Inps, che devono cambiare passo”.