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Vespa samurai scende in campo contro la pericolosa cimice asiatica: il piano delle regioni del Nord contro l’insetto killer

Nei campi la cimice asiatica ha provocato già 740 milioni di danni, distruggendo intere coltivazioni di pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi

di F. Q.

La vespa samurai scende in campo per combattere la cimice asiatica, l’insetto killer alieno che costringe in molti territori i cittadini a barricarsi in casa con porte e finestre chiuse. Non solo, nei campi ha provocato già 740 milioni di danni, distruggendo intere coltivazioni di pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi. Così, per tentare di salvare i raccolti nelle campagne e spezzare l’assedio dei centri abitati verranno liberate 300 vespe samurai, dando il via alla la lotta biologica tra questi due insetti.

A dare il via al piano triennale di graduale immissione di questa piccola vespa non autoctona sarà giovedì 18 giugno la Regione Veneto, in collaborazione con il laboratorio di Entomologia dell’Università di Padova. Il Trissolcus Japonicus, questo il nome scientifico del piccolo imenottero di origine asiatica che depone le sue uova in quelle della cimice asiatica – di fatto impedendone la nascita – risulta sinora il miglior avversario della temuta Halyomorpha Halys che dal 2015 ad oggi si è diffusa in modo esponenziale nella Pianura padana. Giovedì i tecnici dei servizi fitosanitari della Regione Veneto, guidati da Giovanni Zanini, insieme ai ricercatori del dipartimento Dafnae dell’Università di Padova (dipartimento di agronomia, animali, alimenti, risorse naturali e ambiente) coordinati dal professor Alberto Pozzebon, provvederanno ai primi tre lanci per un numero complessivo di oltre 300 esemplari.

Una iniziativa resa possibile – sottolinea la Coldiretti – dalla firma del decreto del Ministero dell’Ambiente che autorizza le Regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano e Provincia autonoma di Trento. Il provvedimento ottenuto grazie alla mobilitazione della Coldiretti “con l’obiettivo di fermare l’invasione della cimice asiatica che ha già iniziato ad attaccare i frutteti in un anno particolarmente difficile con l’addio ad un frutto su tre per il moltiplicarsi nel 2020 di eventi estremi, dal gelo alla siccità fino alla grandine”. “Il progetto di lotta biologica appena iniziato – precisa la Coldiretti – si realizza a livello nazionale con ben 712 punti di diffusione nelle campagne di centinaia di migliaia di esemplari di vespa samurai, un minuscolo insetto di circa un millimetro che proviene da oriente come la cimice asiatica, non punge ed è assolutamente innocua per l’uomo e gli animali, comprese le api“.

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