“Flash è stato creato durante l’era dei PC – per PC e mouse. Flash è un prodotto di successo per Adobe e possiamo capire perché vogliono spingerla oltre i PC. Ma l’era mobile riguarda dispositivi a bassa potenza, interfacce touch e standard web aperti, tutte aree in cui Flash non è all’altezza”: così chiosava nell’ormai lontano 2010 Steve Jobs, alla fine di una lunga lettera in cui spiegava i motivi per cui i suoi nuovi e rivoluzionari iPhone avevano deciso di non supportare la tecnologia Adobe Flash, decisione che causò all’epoca non pochi attriti tra le due aziende californiane. Jobs però ancora una volta ci aveva visto giusto: all’epoca non sembrava ancora così evidente, ma eravamo agli albori di una nuova era informatica, quella mobile, in cui non c’era spazio per standard così pesanti come Flash, che avevano bisogno di grandi potenze di calcolo. Ora, a 10 anni di distanza, anche Adobe ha gettato la spugna, annunciando sul proprio sito ufficiale che a partire dal primo gennaio 2021 smetterà di distribuire e aggiornare la sua tecnologia di sviluppo di contenuti Internet, Flash.

L’era degli smartphone attuali, inaugurata proprio dall’esordio del primo Apple iPhone nel 2007, oltre a mettere fine ai cellulari di vecchia concezione e a diverse aziende che all’epoca erano colossi ma non riuscirono ad adeguarsi rapidamente, come Ericsson, Nokia, Palm e tanti altri, segnò dunque anche una cesura per quanto riguarda il Web. Negli anni successivi iniziarono a emergere ed affermarsi nuovi standard, come ad esempio H.264 -poi evolutosi in H.265 – per i video online, caratterizzati da un approccio differente, votato all’agilità, alla leggerezza e alla versatilità, in grado di funzionare anche su processori mobili e senza richiedere l’installazione di plug-in.

Quella diatriba tra Adobe e Apple lentamente si spense, diventando irrilevante dinanzi ai nuovi scenari che si stavano delineando sempre più chiaramente. Adobe continuò a sviluppare Flash ancora per diverso tempo, forse anche in maniera un po’ testarda, non riconoscendone il ruolo sempre più marginale sul Web, che ha portato in tempi recenti addirittura Google a decidere di non indicizzare più le – poche – pagine che ancora ne fanno uso, ma alla fine l’evidenza ha prevalso.

Con la fine del 2020 anche quell’era informatica, che ormai ci sembra così lontana, arriverà dunque alla sua conclusione e Adobe non svilupperà né aggiornerà più Flash, nemmeno per quanto riguarda le patch di sicurezza, mentre gli utenti riceveranno un avviso che li inviterà a disinstallare l’app.

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