Il governo aveva posto la fiducia sul provvedimento: 159 i voti favorevoli. I contrari sono stati 129, mentre 2 senatori si sono astenuti. Il provvedimento rinvia al 1° settembre la riforma Orlando, introduce il parere dell'Antimafia per permessi e domiciliari ai condannati per criminalità organizzata e disciplina l'app anti-contagio
Il Senato ha dato il via libera con 159 voti favorevoli al decreto che rinvia a settembre l’entrata in vigore della riforma Orlando sulle intercettazioni, introduce misure urgenti in materia di ordinamento penitenziario e regola l’introduzione di Immuni, l’app di allerta per il Covid-19. Il governo aveva posto la fiducia sul provvedimento. Ad esprimere voto contrario sono stati 129, mentre 2 senatori si sono astenuti.
Il decreto legge proroga al prossimo 1° settembre l’entrata in vigore della riforma Orlando sulle intercettazioni, che slitta da oltre un anno. Non solo, nel testo è inserita anche la modifica voluta dal ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, dopo le scarcerazioni eccellenti in periodo Covid, che prevede il parere del Procuratore antimafia sulla concessione di permessi ed arresti domiciliari a detenuti per reati legati alla criminalità organizzata e sottoposti al cosiddetto 41 bis.
Un’approvazione che arriva nel giorno in cui il Dap ha sospeso la circolare, emanata durante il periodo di emergenza coronavirus, che ha innescato le scarcerazioni eccellenti. La terza disciplina regolamentata dal decreto è quella relativa all’app anti-contagio Immuni, entrata in funzione lunedì in tutta Italia, che attraverso la tecnologia bluetooth è in grado di tracciare i contatti di coloro che risultano positivi al coronavirus e la hanno installata sul proprio cellulare.