Cronaca

Coronavirus, i due cinesi “primi casi in Italia” donano 40mila euro all’ospedale Spallanzani. Assessore D’Amato: “Gesto di riconoscenza”

Marito e moglie, lui ingegnere biochimico e lei umanista di 66 e 65 anni, facevano parte di una comitiva di turisti arrivata da Wuhan per un tour tra le principali città d'arte del Paese. Poi, il 29 gennaio, furono soccorsi in un albergo della Capitale e dimessi solo 49 giorni dopo

Due turisti come tanti, in vacanza a Roma, finiti improvvisamente su tutti i giornali. I primi due casi di coronavirus sul suolo italiano. La coppia cinese ricoverata per 49 giorni all’Istituto Spallanzani oggi da Wuhan ha voluto ringraziare l’ospedale romano con una donazione di 40mila euro in segno di gratitudine per le cure e le “attenzioni” ricevute dal personale medico.

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La coppia, lui ingegnere biochimico e lei umanista di 66 e 65 anni, faceva parte di una comitiva di turisti cinesi atterrata a Milano per un tour tra le principali città d’arte italiane. Poi, il 29 gennaio, in un albergo al centro di Roma i due si sentono male, chiedono un’ambulanza. In ospedale la diagnosi: Covid-19, una malattia fino a quel momento presente solo in Asia e in una manciata di casi nel resto del mondo. Marito e moglie diventano i primi due casi in Italia. Il 20 aprile scorso, giorno delle dimissioni, la coppia volle ringraziare tutti con una lettera nella quale scrivevano “Grazie Italia, ci avete salvato”. Nel frattempo però la pandemia era esplosa anche qui, e il virus misterioso non riguardava più solo la Cina.

“La scelta di fare una donazione a favore dell’Istituto Spallanzani è un atto di grande generosità e di riconoscenza”, ha commentato l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. “C’è un proverbio cinese che recita: ‘chi torna da un viaggio non è mai la stessa persona che è partita’. Ecco il viaggio e la vicenda della coppia di Wuhan curata all’Istituto Spallanzani rimarrà impressa nella loro e nella nostra memoria. Voglio dunque rivolgere loro un ringraziamento e un invito a fare ritorno a Roma”, ha aggiunto l’assessore. E di “generosità che premia il nostro lavoro e rinverdisce in me quel sentimento di grande tenerezza che ho provato quando li abbiamo salutati”, parla il direttore sanitario dello Spallanzani.

La notizia della donazione per la ricerca arriva in un altro giorno di dati e numeri confortanti per Roma e il Lazio. Lo stesso assessore D’Amato ha fatto sapere che i “47 guariti nelle ultime 24 ore raggiungendo un totale complessivo di 6.167 che sono ormai sei volte il numero degli attuali positivi”. Oggi, spiega l’assessore si è registrato “un dato di 9 casi positivi e di questi nessun caso è riferibile a un focolaio. Tutti i casi sono scollegati tra loro”, mentre sono stati 4 i decessi nelle ultime 24 ore.