Ericsson, una delle aziende leader nel settore delle telecomunicazioni, ha pubblicato il proprio Mobility Report sul G. La tecnologia mobile di ultima generazione avrà una crescita esponenziale nei prossimi 5 anni, aggiungendo quota 2, miliardi di abbonamenti nel 2025, a livello mondiale.
Nonostante le paure nutrite da alcuni, manifestate anche violentemente tramite l’incendio di alcune antenne, a quanto pare il 5G, la tecnologia di connessione mobile di ultima generazione, non solo è destinata a diffondersi, ma anche a farlo con un tasso di crescita superiore a quello del 4G LTE. Secondo i dati riportati da uno studio di Ericsson, una delle aziende leader nel settore delle telecomunicazioni, entro la fine di quest’anno saranno infatti già 190 milioni in tutto il mondo i nuovi abbonamenti alle reti 5G, aggiungendo poi quota 2,8 miliardi entro il 2025. Una crescita esponenziale e inarrestabile.
Il Mobility Report snocciola poi anche altri dati, ad esempio per quanto riguarda la copertura 5G, che alla fine del 2019 aveva raggiunto il 5% della popolazione mondiale, ma che dovrebbe crescere poi fino a aggiungere il 65%, sempre entro il 2025, ospitando quasi la metà del traffico dati mondiale su reti mobili (45% per la precisione).
Per quanto riguarda i Paesi in cui la copertura è in uno stadio più avanzato, troviamo invece gli Stati Uniti, che si aspettano di aggiungere 325 milioni di abbonamenti 5G entro il 2025, pari a ben il 74% della totalità della platea mobile, la Cina, il Giappone e la Corea del Sud, che addirittura si è posta come obiettivo la copertura nazionale entro il 2021, mente in Europa la più avanzata è la Svizzera.
Lo sviluppo sarà ovviamente sorretto anche dalla disponibilità di smartphone con modulo 5G: attualmente nel mondo si contano già oltre 100 modelli disponibili e, secondo Ericsson, nella seconda metà di quest’anno il prezzo retail dovrebbe abbassarsi in media attorno ai 300-400 dollari per unità. Sul versante del traffico dati invece la crescita dovrebbe essere basata su te pilastri principali: una maggiore domanda di servizi digitali da parte dei consumatori e delle aziende, prezzi più bassi rispetto al 4G nelle aree non raggiunte da ADSL, cavo o fibra e infine disponibilità di incentivi statali per favorire l’adozione della banda larga.