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Politica - 18 Giugno 2020
Dl Sicurezza, impasse dopo il vertice. Il Pd: “Lavoro con Lamorgese per andare oltre le osservazioni del Colle”. Leu: “Presto in cdm”
Soltanto un primo vertice, interlocutorio, al Viminale, ma le posizioni all’interno della maggioranza restano distanti sul tema della modifica dei decreti Sicurezza, bandiera salviniana durante il passato governo M5s-Lega. La riunione con la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese è stata così aggiornata a lunedì. Se da una parte Partito democratico, Italia Viva e Leu vogliono una radicale modifica dei provvedimenti, andando oltre i rilievi del Colle (su tutti il tema delle multe alle Ong), dall’altra il M5s – che i decreti Sicurezza li ha votati – frena. “Chiaramente siamo su posizioni diverse di partenza, ma siamo al lavoro su multe e sistema d’accoglienza e siamo al lavoro per reintegrare una forma di protezione umanitaria che era stata eliminata con il decreto sicurezza di Salvini, creando nuovi irregolari“, ha chiarito il viceministro Matteo Mauri al termine del vertice. Sul tavolo, però, ancora le posizioni restano distanti. La ministra ha sottoposto ai presenti un testo con le modifiche pensate dal Viminale e lunedì ogni gruppo porterà al tavolo le sue richieste. “Questo testo va nella direzione giusta, oltre la semplice modifica sui rilievi fatti dal Colle”, ha chiarito anche il capogruppo di Liberi e Uguali Federico Fornaro, senza però chiarire sulle singole modifiche. “È ancora presto, ma l’intenzione è arrivare presto a portare il testo in Consiglio dei ministri”, ha concluso.