"Ho depositato stasera una querela chiedendo che venga riunita al fascicolo di inchiesta già aperto per fornire ulteriori informazioni al riguardo", scrive il figlio del fondatore del Movimento 5 stelle, riferendosi all'articolo del quotidiano spagnolo Abc e all'indagine aperta dalla procura di Milano
“Andrò fino in fondo“. Davide Casaleggio conferma con un post su facebook – pubblicato anche sul Blog delle Stelle – di aver denunciato il quotidiano spagnolo Abc. Nei giorni scorsi il giornale aveva scritto di un presunto finanziamento in nero, risalente al 2010, del Venezuela di Chavez a Gianroberto Casaleggio, fondatore del Movimento 5 stelle. Notizia contenuta in un presunto dossier dei servizi segreti venezuelani che è stata smentita sia dall’ambasciata di Caracas a Roma che dal presunto intermediario dell’operazione, cioè il console del Venezuela a Milano.
Ieri sulla vicenda la procura di Milano ha aperto un fascicolo conoscitivo. “Accolgo con favore l’apertura dell’inchiesta avviata oggi a Milano per fare luce sul fango gettato contro mio padre. Ho depositato stasera una querela chiedendo che venga riunita al fascicolo di inchiesta già aperto per fornire ulteriori informazioni al riguardo”, scrive oggi Casaleggio junior sul sito ufficiale del M5s. Non credo sia tollerabile – aggiunge – in un sistema democratico che venga utilizzato un foglio palesemente contraffatto unito ad una storia assurda per screditare una persona che non c’è più. Invito tutti coloro che abbiano informazioni al riguardo a fornire a me o alla Procura tutti gli elementi che possano fare luce su chi e perché abbia voluto buttare fango sul ricordo di mio padre”.
L’inchiesta della procura di Milano coordinata dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli. SI dovranno effettuare approfondimenti in primo luogo sull’autenticità del documento venezuelano alla base dell’inchiesta giornalistica del quotidiano spagnolo. Due giorni fa il procuratore Francesco Greco, rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se ci sarebbero state indagini sul caso, aveva risposto che ad una prima valutazione la vicenda “non sta in piedi” e che semmai “è tutto prescritto“. Un’eventuale ipotesi di finanziamento illecito, infatti, sarebbe caduta in prescrizione nel 2016. Gli inquirenti dovranno accertare anche se la vicenda sia stata o meno creata ad arte per danneggiare il M5S.
Secondo quanto riportato da Abc, che si è basato come detto su un documento riferibile, a detta del quotidiano, ai servizi segreti venezuelani, dieci anni fa l’allora ministro degli Esteri Nicolas Maduro avrebbe fatto arrivare a Casaleggio (morto nel 2016) una valigetta con dentro 3,5 milioni al consolato venezuelano a Milano, usando come intermediario il console Giancarlo Di Martino. Quest’ultimo tre giorni fa ha spiegato che si tratta “una notizia già uscita nel 2016 ed è completamente falsa“, aggiungendo: “Non ho mai conosciuto Gianroberto Casaleggio”. Alcuni dubbi sono già emersi sull’autenticità del documento citato dal quotidiano, in relazione a timbri ed intestazioni usate. E comunque anche su quest’aspetto dovranno effettuare verifiche gli inquirenti milanesi coordinati dall’aggiunto Romanelli, a capo del pool di contrasto ai reati contro la pubblica amministrazione ed economico-societari. “Si tratta di un’informazione falsa e assurda, adiremo le vie legali”, aveva spiegato due giorni fa l’ambasciata del Venezuela a Roma.