Non passa giorno che il mare intorno alla penisola Salentina, che sia Jonio o Adriatico, non ci riveli sorprese. Come quella accaduta ad alcuni diportisti che oggi, durante una battuta di pesca che difficilmente dimenticheranno in barca al largo di Torre Vado, marina di Salve nel Salento, si sono visti abboccare all’amo della canna da pesca una grande verdesca, di circa 3 metri, conosciuta anche come squalo azzurro, venuto in superficie a una profondità di oltre 50 metri. Tra lo stupore degli occupanti a bordo del natante, lo squalo ha fatto qualche giro vicino all’imbarcazione indeciso sul da farsi, salvo poi dare un forte strattone alla lenza. “Le acque di Torre Vado non sono nuove ad avvistamenti di rilievo”, riferisce Gianfranco Coppola, referente dello “Sportello dei Diritti” di Ugento, “come i continui avvistamenti di delfini, mante e tartarughe che dimostrano la purezza dell’ambiente”. “Immagini quelle del video, se non inedite, quantomeno rare per i mari nostrani”, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, “che c’inducono a pensare che poco oltre le rive delle nostre coste nuotino ancora indisturbati animali di notevoli dimensioni, come gli squali”.

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