“Basta con queste squallide speculazioni su mia figlia Ylenia, la devono smettere. Ci marciano solo per fare del maledetto denaro (…) In Spagna hanno fatto una speculazione squallida tornando sull’argomento e parlando di dettagli che ben conosco. E danno spago a questa gentaglia. Tutto perché sono a caccia dell’audience, in nome del quale si ammazza la gente. Fanno i soldi, fanno soffrire, ma prendono in giro tante persone che sono ancora in attesa di speranze che purtroppo non ci sono”, le parole di Albano sono rivolte a Telecinco e al programma di gossip Salvame che nelle scorse settimane era tornato ancora una volta sulla scomparsa della figlia del cantante di Cellino San Marco e Romina Power.
Una serie di servizi con la giornalista Lydia Lozano che ha sostentuto che Ylenia non sia morta e che viva a Santo Domingo insieme al marito. Della Carrisi si sono perse le tracce dal 31 dicembre 1993 a New Orleans, a soli 23 anni, ma a distanza di tempo la trasmissione si è lanciata in ipotetici scoop con deboli testimonanze. Come riporta l’Adnkronos l’artista pugliese ha incaricato l‘avvocato Giorgio Assumma di “adire in Italia e all’estero le competenti magistrature locali per ottenere la tutela del mio diritto all’oblio”. Una ferita ancora aperta, un modo per tutelare i suoi cari, ma anche una battaglia per chi ha vissuto e vive un caso simile alle prese con le continue illusioni e bufale mediatiche.
La scomparsa di Ylenia Carrisi ha suscitato negli anni molto interesse in Italia, in Spagna ma anche in Germania: “L’altro giorno qualcuno ha visto mia figlia a Venezia. Io conosco la storia, c’è la parola fine da quel maledetto 5 gennaio del ’94. Basta, ognuno ha una sua storia che va rispettata per quello che è. Non è tollerabile che questo martirio continui ancora ad essere perpetrato liberamente, provocando anche equivoci e malintesi”, ha concluso Albano all’Adnkronos.