La criticità resta bassa anche se è stato registrato un lieve aumento dei casi. E nella classifica delle regioni in base all’indice Rt il Lazio supera la Lombardia. Il report sul monitoraggio dell’epidemia di Sars Cov 2 in Italia dell’Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute con i dati delle regioni si riferisce al periodo dall’8 al 14 giugno e non differisce di molto da quello della settimana precedente. “In alcune realtà regionali, continua ad essere segnalato un numero di nuovi casi di contagi da Sars Cov 2 elevato. Questo deve invitare alla cautela in quanto denota che in alcune parti del Paese la circolazione del virus è ancora rilevante. In tutta la Penisola – continua il documento – sono stati diagnosticati nuovi casi di infezione nella settimana di monitoraggio corrente, con casi in aumento rispetto alla precedente settimana di monitoraggio in diverse Regioni e province autonome. Si conferma un Rt minore di 1 a livello nazionale e quasi nella totalità delle regioni e province autonome.

“Sebbene tale riscontro possa essere in parte da attribuire alla intensa attività di screening e indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti – continua il documento – questi segnali non devono essere sottovalutati in quanto evidenziano come l’epidemia in Italia di Covid-19 non sia conclusa e come la situazione epidemiologica sia estremamente fluida“. E ancora: “È essenziale mantenere elevata l’attenzione e continuare a rafforzare le attività di “testing-tracing-tracking” in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia. È anche fondamentale mantenere elevata la consapevolezza della popolazione generale sulla fluidità della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico“.

Secondo il report sul mdella Fase 2, “le misure di lockdown in Italia hanno effettivamente permesso un controllo dell’infezione da Sars CoV 2 sul territorio nazionale, pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus, con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni e nelle province autonome“. La situazione stando ai dati del documento, relativa prevalentemente alla seconda fase di transizione, “è complessivamente positiva, ma con alcuni segnali di allerta relativi alla trasmissione“. E viene quindi indicato di “mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la consapevolezza e la conformità della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti. Queste azioni sono fondamentali – conclude il report – per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche”.

Il Lazio guida la classifica dei contagi: l’indice Rt è passato a 1,12 più alto di quello della Lombardia che si attesta allo 0,82. La Lombardia è in discesa rispetto alla settimana precedente, ma sempre in cima insieme alla Liguria nella classifica delle regioni italiane con l’Rt più alto.

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