“Però vi voglio dire anche un’altra cosa. Se non ricordo male a un certo punto proprio nel momento più aspro della polemica dovuta al conflitto di attribuzioni, il dottor Ingroia mi disse, a me e all’allora procuratore Messineo – ma fu una cosa buttata lì, io all’inizio pensavo che scherzasse – disse che a Roma aveva incontrato un direttore di un noto quotidiano che gli aveva detto che dal Quirinale gli avevano chiesto se c’era la possibilità di un qualche contatto con la procura di Palermo per risolvere questa situazione e che in quel caso il punto di collegamento poteva essere rappresentato dal dottor Palamara (Luca ndr.)”. Così il magistrato Nino Di Matteo in audizione in commissione Antimafia, risponde a una domanda sulle indagini sulla Trattativa Stato-Mafia. Di Matteo, poi, aggiunge che “in quel momento non capivo che cosa potesse entrarci (Palamara ndr.) con le vicende del procedimento trattativa stato mafia e con le dimostranze del quirinale”. E conclude: “Credo che il direttore cui aveva fatto riferimento Ingroia fosse l’allora direttore di Repubblica Ezio Mauro, Ingroia potrebbe essere più preciso”.
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