“Grazie infinite per tutto quello che ci avete insegnato e trasmesso, grazie per averci tenuto compagnia, per tutto ciò che avete fatto per noi attraverso uno schermo! Grazie delle lezioni, grazie ai maestri. Grazie per essere stati una parte importante della nostra vita per noi in un momento così buio. Con voi siamo rimasti virtualmente in classe”. Questo è solo uno delle migliaia di messaggi rivolti alla ‘Banda dei FuoriClasse‘, il programma del progetto #LaScuolaNonSiFerma della Rai, che ha accompagnato durante la fase di lockdown gli studenti delle scuole primarie e secondarie inferiori.
Sessant’anni dopo ‘Non è mai troppo tardi’, la celebre trasmissione del maestro Alberto Manzi, insegnanti della scuola primaria e professori della secondaria di primo grado sono tornati in televisione per fare tre ore di lezione in un momento molto particolare. Un progetto sostenuto dal ministero dell’Istruzione e voluto fortemente da Rai Ragazzi che, nonostante le limitazioni imposte dalla fase di lockdown, è riuscita a garantire, dallo scorso 17 aprile (giorno della prima puntata), una diretta giornaliera (dal lunedì al venerdì) per 37 puntate. I risultati non sono mancati e centinaia di docenti e genitori hanno sottolineato quanto attendessero da tempo un servizio pubblico di questo genere.
Oltre 200mila spettatori si sono collegati ogni mattina con “La Banda dei FuoriClasse” per seguire le lezioni e i video di interesse per il loro corso. Anche sui social network il programma ha avuto un grande riscontro: su Facebook i post della “Banda” hanno raggiunto fino a 14mila persone per singolo post, con una media di circa 300 interazioni (tra like, commenti e condivisioni). Su Instagram invece è stata registrata una copertura di circa 5mila persone per post, con una media di circa 500 interazioni.
Un fenomeno televisivo che ha convinto il direttore di rete Luca Milano e la vice Mussi Bollini a mandare in onda dal 20 luglio “La Banda dei FuoriClasse – Il Ripassone”: un’ora al giorno, dal lunedì al venerdì, fino al 4 settembre, per ripassare i temi proposti nel corso della trasmissione. Con la “Banda dei FuoriClasse”, nato grazie a un’intuizione di Federico Taddia, Giovanna Carboni e Toni Mazzara insieme al conduttore Mario Acampa, Rai Ragazzi è riuscita a fare scuola anche per i bambini che non potevano essere raggiunti dalla didattica a distanza.
Il maestro Alex Corlazzoli insieme alle maestre Oriana Darù e Alessanda Pederzoli hanno portato nelle case degli alunni delle elementari storia, geografia, scienze, arte, musica, matematica e persino grammatica. Un programma multidisciplinare che ha fatto breccia nel cuore di migliaia di bambini delle elementari grazie a creative e simpatiche lezioni dove i maestri hanno costruito in diretta una ziqqurat, insegnato a fare ritratti, burattini o ad inventare una nuvola in un vasetto di vetro. Il fare scuola e l’apprendere si è trasformato in un appuntamento atteso dai bambini desiderosi ogni giorno di imparare divertendosi. Obiettivo raggiunto anche dai professori Enrico Galiano, Antonio Coatti, Paola Regiani, Sandra Bacci e Alessandro Beloli che per due ore hanno intrattenuto i ragazzi delle medie.
Complice della buona riuscita del programma la scelta di un conduttore come Mario Acampa che ha saputo mixare ironia, sensibilità e competenza, tenendo desta l’attenzione dei piccoli telespettatori per tre ore consecutive. Indimenticabile la puntata del 23 maggio dedicata alla legalità e alla memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: una lezione speciale con ospiti Pif, Gherardo Colombo, il rapper Kento e la giornalista Federica Angeli.
“La Banda” ha rappresentato una vera novità nel panorama della TV italiana offrendo ai bambini e ai ragazzi un programma istruttivo in grado di fare scuola senza annoiare. Un esperimento che – come testimoniato dai post sulla pagina Facebook di Rai Gulp – è stato apprezzato anche dai genitori che ora attendono una ripresa del programma a settembre.