“Senza di noi la città si ferma, vogliamo diritti e un contratto”. È questo il grido delle centinaia di rider che hanno percorso le strade del centro di Milano. Una protesta nata dopo il divieto di far salire le bici sui treni dell’azienda Trenord, ma che negli scorsi giorni è cresciuta diventando una battaglia non solo per “le biciclette sul treno”, ma anche per denunciare le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i rider. “Durante la pandemia ci consideravano degli eroi, ma adesso ci hanno lasciati soli”.
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