Dopo l'incidente che lo ha coinvolto, durante una gara di handbike, il campione bolognese lotta per sopravvivere al policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, dove adesso è tenuto in coma farmacologico. Il chirurgo: "Presto per fare valutazioni neurologiche, serviranno 7-10 giorni. In questi casi si migliora lentamente, ma si può peggiorare repentinamente"
Stabile, ma “grave da un punto di vista neurologico”. Il secondo bollettino medico sulle condizioni di Alex Zanardi, diffuso nel pomeriggio dal Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, conferma la situazione stazionaria e parla di “possibili conseguenze sulla vista“, anche se bisognerà aspettare per capirlo. L’ex pilota di Formula 1, coinvolto in un grave incidente in handbike vicino Pienza, è stato sottoposto prima a un intervento neurochirurgico per il forte trauma cranico riportato, poi a un intervento maxillo-facciale le ferite al volto.
“Adesso il rischio è che si sviluppi un edema cerebrale e per questo motivo le prossime 72 ore saranno critiche”, ha detto all’ANSA il presidente della Società mondiale di Anestesiologia, Quirino Piacevoli.
A scandire il tempo è il piccolo catetere, la sonda che misura la pressione all’interno della scatola cranica che subito è stata impiantata, con un intervento di Microrurgia, dai neurochirughi del policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena. Come sempre accade nel caso di traumi cranici, “le prime ore sono decisive per l’evolversi della situazione – ha detto ancora l’esperto – e se prossimamente dovesse svilupparsi un edema cerebrale si dovrà operare di nuovo, ma questa volta non con la microchirurgia”
Le condizioni di Zanardi “continuano a essere stabili da un punto di vista cardiorespiratorio” ha spiegato Sabino Scolletta, direttore del Dipartimento Emergenza, e “anche i parametri metabolici restano stabili”. Il quadro neurologico, aggiunge, “andrà valutato la prossima settimana, quando le condizioni cliniche ce lo permetteranno”. Al momento il “quadro è totalmente compromesso” e quindi “impone una terapia farmacologica per stabilizzarlo”. Poi, rispondendo alle domande dei giornalisti parla di una consulenza chiesta agli oculisti: “C’è qualche lesione oculare. Il trauma è anche facciale, quindi è probabile che ci possano essere lesioni alla vista. Però sarà possibile valutare e avere delle stime anche a livello oculare solo tra qualche giorno, è difficile poterlo dire adesso”. Il primo bollettino medico di oggi, diramato poco prima delle 11, parlava di “gravissime condizioni”. Zanardi è ricoverato “in terapia intensiva, è stabile e respira grazie alla ventilazione artificiale mentre resta grave il quadro neurologico“.
Le condizioni in cui l’atleta 53enne è arrivato al policlinico Santa Maria alle Scotte, fanno sapere i medici sono apparse subito gravissime: “È arrivato da noi con questo trauma cranio-facciale importante, con un fracasso facciale e una frattura affondata delle ossa del frontale. È stato operato per ‘rattoppare’. Al momento tutti i numeri sono buoni, ovviamente neurologicamente non è valutabile, pur rimanendo la situazione grave”, ha spiegato il neurochirurgo Giuseppe Olivieri. L’intervento, aggiunge, “è andato come doveva andare, ma è la situazione iniziale che era tanto grave”.
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Le prossime ore, spiegano gli esperti, saranno cruciali: “Adesso il rischio è che si sviluppi un edema cerebrale e per questo motivo le prossime 72 ore saranno critiche”, ha detto il presidente della Società mondiale di Anestesiologia, Quirino Piacevoli. L’ipotesi più probabile è una lesione da contusione cerebrale, ossia un violento urto subito dal cervello all’interno della scatola cranica in seguito al terribile impatto che ha causato la frattura delle ossa frontali e della faccia di Zanardi. A scandire il tempo è il piccolo catetere, la sonda che misura la pressione all’interno della scatola cranica che subito è stata impiantata, con un intervento di Microrurgia, dai neurochirughi del policlinico senese. Come sempre accade nel caso di traumi cranici, “le prime ore sono decisive per l’evolversi della situazione – ha detto ancora l’esperto – e se prossimamente dovesse svilupparsi un edema cerebrale si dovrà operare di nuovo, ma questa volta non con la microchirurgia”.
L’ex pilota bolognese si trova adesso in nell’ospedale della città toscana. Con lui la moglie Daniela, che era al seguito del team durante la competizione, e il figlio Niccolò. Non solo familiari e amici, ma tutta Italia e il mondo dello sport rimangono in apprensione a nemmeno 24 ore dall’incidente che ha coinvolto il 53enne, nella speranza di un nuovo miracolo, lo stesso compiuto da Zanardi 19 anni fa, dopo il tremendo incidente del Lausitzring dove, dopo uno scontro che provocò l’amputazione delle due gambe, il campione riuscì a sopravvivere e a riprendersi dopo aver già ricevuto l’estrema unzione.
L’incidente è avvenuto mentre Zanardi, insieme a una trentina di amici e atleti paralimpici del suo team, stava percorrendo la strada provinciale 146 della Val d’Orcia per una staffetta dedicata alla ripartenza dell’Italia dopo il coronavirus. Alla fine di una discesa, in una curva, la sua handbike ha improvvisamente cambiato traiettoria finendo contro il rimorchio di un camion che transitava in direzione opposta. Subito le sue condizioni sono sembrate molto gravi ed è stato portato con l’elisoccorso in ospedale.