Sull'isola in diversi casi non venivano registrate le progressive guarigioni cliniche avvenute da parte di pazienti che continuavano a risultare, dal punto di vista statistico, ancora positivi al tampone. Dopo l'allineamento dei due flussi da 805 positivi a 153. I dem: "Il Parlamento Siciliano deve essere messo nelle condizioni di capire cosa è accaduto ed il presidente Musumeci venga in aula e si assuma le sue responsabilità"
Una commissione parlamentare d’inchiesta per indagare sulla gestione dell’emergenza coronavirus in Sicilia. È quella chiesta dal Pd all’Assemblea regionale siciliana dopo le notizie relative al grossolano errore compiuto dall Regione di Nello Musumeci nel conteggio dei dati relativi ai malati di coronavirus. Un errore per eccesso, per fortuna, visto che dopo la correzione adesso l’isola è ad un passo dall’essere dichiarato territorio “Covid free“. Nella giornata di venerdì le persone positive erano infatti solo 153, non gli 805 – cioè circa il 500% in più – che venivano indicati ufficialmente appena due giorni prima. Non si tratta di un crollo improvviso dei contagi ma più semplicemente di una correzione nella procedura di raccolta dei dati. Il numero sensibilmente più basso di positivi è infatti il risultato del processo di allineamento dei dati relativi all’emergenza coronavirus curato dall’osservatorio epidemiologico dell’assessorato della Salute in collaborazione con i dipartimenti di prevenzione delle Asp.
In pratica in diversi casi non venivano registrate le progressive guarigioni cliniche avvenute da parte di pazienti che continuavano a risultare, dal punto di vista statistico, ancora positivi al tampone. La procedura ha pertanto permesso l’allineamento dei due flussi. Ad oggi, dunque, i soggetti attualmente positivi in Sicilia sono in totale 153 tra pazienti ospedalizzati e in isolamento domiciliare. Un dato ufficiale, ancorchè incoraggiante, che è stato trasmesso oggi dalla Regione all’Unità di crisi nazionale.
“I dati sbagliati sui pazienti Covid? Nessuna meraviglia, lo sapevamo e lo avevamo pure denunciato a fine maggio in una interrogazione a Musumeci e a Razza che è rimasta senza risposta”, dicono i deputati del M5s. L’assessore alla Salute, Ruggero Razza, da parte sua ha reagito con un post su Facebook in cui parla di “nemici della contentezza“. Razza ha pubblicato anche l’immagine, poi rimossa, di un gregge di pecore “che vanno in redazione”, suscitando la reazione dell’Assostampa che stigmatizza “la simpatica equivalenza tra giornalisti e ovini”. E’ stato lo stesso assessore a liquidare la vicenda dicendo che non intendeva riferirsi in alcun modo al lavoro svolto dai giornalisti.