Nella città che cerca di rinascere dal collasso delle infrastrutture e dalla crisi pandemica, un grande attore porta a termine il film iniziato 35 anni fa. Franco Leo è un pezzo di storia del cinema italiano. La sua carriera, iniziata con le “canzoni da film” dirette da Luis Enriquez Bacalov, e proseguita , al fianco del giovane Klaus Kinski, con i western all’italiana e i film di Gian Luigi Polidori, Damiano Damiani, Dario Argento, Peter Greeaway e Pietro Marcello, ha attraversato anche la tv di Bolchi e Castellani e vanta un lungo sodalizio teatrale e cinematografico con Carmelo Bene.
In una Liguria squassata prima dallo tsunami del 2018, poi dal collasso dei ponti e ora dalla pandemia economica, il grande vecchio del cinema italiano ha deciso di registrare a Genova, dove vive, una straordinaria performance da attore: un corto che è insieme una sfida al destino e un ponte lanciato ai posteri. Posso accennare la trama solo a grandi tratti perché, se rivelassi il plot, il protagonista estrarrebbe una delle pistole a tamburo dei suoi western e mi ridurrebbe a un colabrodo.
In una valle arcaica, che potrebbe essere in Liguria come in Bretagna, vediamo un uomo maturo che cerca uno spazio di riflessione per sfuggire al rumore della civiltà e, addentrandosi in luoghi impervi, si chiede se , alla sua età, sia meglio augurarsi “un rapido declino o un’esistenza rinnovata e interminabile”. In una casa di pietra apparentemente abbandonata, in cui lo spinge la tempesta, il protagonista scopre un antico testo di Antonio Pigafetta La relazione del primo viaggio intorno al mondo e non riesce a staccare lo sguardo dalle illustrazioni. Quasi rispondendo ad un appuntamento, appare a un tratto un “homo selvaticus” che – come ricordano i lettori del racconto che ha ispirato il film (The picture in the House, H. P. Lovecraft, 1920) – inciderà la svolta più radicale nella emotiva e fisica del protagonista.
Il film è un viaggio nel tempo anche dal punto di vista produttivo, perché le prime scene vennero girate 35 anni fa. Nella primavera del 1985, dopo aver stampato una copia lavoro, destinata al montaggio, la lavorazione, che completava la sceneggiatura originale, si interruppe e il materiale girato andò smarrito. Fu ritrovato nel 2010 e, con la complicità di alcuni amici, ne fu fatta una copia digitale. Nel 2020 vengono girate altre scene e il film viene finito.
Franco Leo è sempre lo straordinario protagonista della storia, ma il Tempo – 35 anni – è diventato la sua controfigura, ha scavato la sua faccia ed è entrato nel plot spostando la sceneggiatura originaria su un altro piano.
Il film è un viaggio nel tempo anche per Gianni Di Nino e Danilo Marabotto che ne firmano sceneggiatura, regia e fotografia: con questo corto tornano per un attimo al cinema dopo una vita spesa in televisione. Entrambi, infatti, iniziarono come operatori cinematografici della sede Rai della Valle d’Aosta ed entrambi girarono le prime immagini del film 35 anni fa.
L’originario 16mm colore Kodak della copia lavoro a luce unica si è trasformato, nell’edizione finale, in un cupo bianco e nero, mentre le musiche del M° Roberto Kriscak accompagnano e dilatano l’atmosfera claustrofobica del film. L’edizione finale, curata da Gianni Centonze, attenua abilmente l’incompletezza del materiale originario e valorizza questa nuova versione del famoso racconto di H.P. Lovecraft diventato, nel tempo, un classico banco di prova per aspiranti registi.
Il film è patchwork, un collage di tecniche diverse mischiate con la stessa libertà con cui Basquiat mischiava colori e materiali diversi (compresi gli avanzi dei suoi pasti). Vediamo primi piani e luci che ricordano i grandi sceneggiati della tv di Bolchi e Castellani, antiche stampe mescolate a immagini reali, trucchi e “lanterne magiche” che evocano i fratelli Lumière e nel contempo scopriamo un film “giapponese”, che ti costringe a riflettere come una katana sguainata.
Il film è un piccolo capolavoro realizzato a più mani anche in senso letterale: Amerigo Calandri, il nipote di Franco Leo avviato a una carriera da attore, ha prestato le sue per sfogliare le pagine del libro fatale, facendo da “controfigura” di quelle del nonno che sarebbero apparse troppo vecchie rispetto a quelle delle immagini iniziali girate 35 anni fa. Andrea Moretti, che fa il commesso in un grande magazzino, ha prestato le sue mani erculee, come controfigura dell’Homo Selvaticus, che all’epoca era interpretato da un fotografo genovese molto noto Lino Burlando, scomparso da tempo. Anche in questo senso il film è un vero castello di destini incrociati.
Mimmo Lombezzi
Giornalista, vignettista
Cinema
‘Il libro nella casa’, dopo 35 anni finito il film di Franco Leo che attraversa il tempo. E non solo nella trama
Nella città che cerca di rinascere dal collasso delle infrastrutture e dalla crisi pandemica, un grande attore porta a termine il film iniziato 35 anni fa. Franco Leo è un pezzo di storia del cinema italiano. La sua carriera, iniziata con le “canzoni da film” dirette da Luis Enriquez Bacalov, e proseguita , al fianco del giovane Klaus Kinski, con i western all’italiana e i film di Gian Luigi Polidori, Damiano Damiani, Dario Argento, Peter Greeaway e Pietro Marcello, ha attraversato anche la tv di Bolchi e Castellani e vanta un lungo sodalizio teatrale e cinematografico con Carmelo Bene.
In una Liguria squassata prima dallo tsunami del 2018, poi dal collasso dei ponti e ora dalla pandemia economica, il grande vecchio del cinema italiano ha deciso di registrare a Genova, dove vive, una straordinaria performance da attore: un corto che è insieme una sfida al destino e un ponte lanciato ai posteri. Posso accennare la trama solo a grandi tratti perché, se rivelassi il plot, il protagonista estrarrebbe una delle pistole a tamburo dei suoi western e mi ridurrebbe a un colabrodo.
In una valle arcaica, che potrebbe essere in Liguria come in Bretagna, vediamo un uomo maturo che cerca uno spazio di riflessione per sfuggire al rumore della civiltà e, addentrandosi in luoghi impervi, si chiede se , alla sua età, sia meglio augurarsi “un rapido declino o un’esistenza rinnovata e interminabile”. In una casa di pietra apparentemente abbandonata, in cui lo spinge la tempesta, il protagonista scopre un antico testo di Antonio Pigafetta La relazione del primo viaggio intorno al mondo e non riesce a staccare lo sguardo dalle illustrazioni. Quasi rispondendo ad un appuntamento, appare a un tratto un “homo selvaticus” che – come ricordano i lettori del racconto che ha ispirato il film (The picture in the House, H. P. Lovecraft, 1920) – inciderà la svolta più radicale nella emotiva e fisica del protagonista.
Il film è un viaggio nel tempo anche dal punto di vista produttivo, perché le prime scene vennero girate 35 anni fa. Nella primavera del 1985, dopo aver stampato una copia lavoro, destinata al montaggio, la lavorazione, che completava la sceneggiatura originale, si interruppe e il materiale girato andò smarrito. Fu ritrovato nel 2010 e, con la complicità di alcuni amici, ne fu fatta una copia digitale. Nel 2020 vengono girate altre scene e il film viene finito.
Franco Leo è sempre lo straordinario protagonista della storia, ma il Tempo – 35 anni – è diventato la sua controfigura, ha scavato la sua faccia ed è entrato nel plot spostando la sceneggiatura originaria su un altro piano.
Il film è un viaggio nel tempo anche per Gianni Di Nino e Danilo Marabotto che ne firmano sceneggiatura, regia e fotografia: con questo corto tornano per un attimo al cinema dopo una vita spesa in televisione. Entrambi, infatti, iniziarono come operatori cinematografici della sede Rai della Valle d’Aosta ed entrambi girarono le prime immagini del film 35 anni fa.
L’originario 16mm colore Kodak della copia lavoro a luce unica si è trasformato, nell’edizione finale, in un cupo bianco e nero, mentre le musiche del M° Roberto Kriscak accompagnano e dilatano l’atmosfera claustrofobica del film. L’edizione finale, curata da Gianni Centonze, attenua abilmente l’incompletezza del materiale originario e valorizza questa nuova versione del famoso racconto di H.P. Lovecraft diventato, nel tempo, un classico banco di prova per aspiranti registi.
Il film è patchwork, un collage di tecniche diverse mischiate con la stessa libertà con cui Basquiat mischiava colori e materiali diversi (compresi gli avanzi dei suoi pasti). Vediamo primi piani e luci che ricordano i grandi sceneggiati della tv di Bolchi e Castellani, antiche stampe mescolate a immagini reali, trucchi e “lanterne magiche” che evocano i fratelli Lumière e nel contempo scopriamo un film “giapponese”, che ti costringe a riflettere come una katana sguainata.
Il film è un piccolo capolavoro realizzato a più mani anche in senso letterale: Amerigo Calandri, il nipote di Franco Leo avviato a una carriera da attore, ha prestato le sue per sfogliare le pagine del libro fatale, facendo da “controfigura” di quelle del nonno che sarebbero apparse troppo vecchie rispetto a quelle delle immagini iniziali girate 35 anni fa. Andrea Moretti, che fa il commesso in un grande magazzino, ha prestato le sue mani erculee, come controfigura dell’Homo Selvaticus, che all’epoca era interpretato da un fotografo genovese molto noto Lino Burlando, scomparso da tempo. Anche in questo senso il film è un vero castello di destini incrociati.
Articolo Precedente
Kristen Stewart sarà Lady Diana nel nuovo film “Spencer”: “Sarà il racconto dell’ultimo weekend con il principe Carlo”
Articolo Successivo
Joel Schumacher morto, addio al regista di Un giorno di ordinaria follia e (due) Batman
I commenti a questo articolo sono attualmente chiusi.
FQ Magazine
“Quello che si dice sui ristoranti è vero, le cucine da incubo esistono e io ho subito bullismo. Si creano situazioni retrograde e giochi di potere”: parla Chef Ruben
“Il politico più sexy? Antonio Tajani. Mi mette tranquillità, è un signore”: la rivelazione “piccante” di Katia Ricciarelli
“Ha ingannato il fidanzato dicendogli di avere il cancro e di aver bisogno di soldi per le cure”: il giudice condanna la truffatrice “perfida” e “subdola”
Gaza, 13 mar. (Adnkronos/Afp) - L'agenzia di protezione civile di Gaza ha riferito di aver riesumato 48 corpi dal cortile dell'ospedale Al-Shifa, un tempo la più grande struttura medica di Gaza, ma ora in gran parte in rovina a causa dei molteplici attacchi israeliani durante la guerra. I soccorritori hanno consegnato 38 corpi dopo che i parenti li hanno identificati, e li hanno portati via per riseppellirli in altri cimiteri, ha riferito il portavoce dell'agenzia, Mahmud Bassal, aggiungendo che "gli altri 10 corpi riesumati sono stati consegnati al dipartimento di medicina legale del Ministero della Salute per l'identificazione".
Bassal ha detto ancora che circa 160 corpi sono ancora sepolti all'interno del complesso ospedaliero e che il processo di esumazione continuerà per diversi giorni.
Verona, 13 mar. (Adnkronos) - “La transizione energetica interessa molto la logistica anche per la questione dei carburanti, e sappiamo qual è la visione europea per il 2035 Sui carburanti. Noi dall'insediamento di questo governo, continuiamo a discutere sul tema della neutralità tecnologica. Per fortuna a livello europeo si è cominciato a ragionare sui biocarburanti, sull'idrogeno, sui carburanti sintetici. Parlando di logistica, questa avversione che c'è sempre stata negli ultimi anni verso il motore endotermico e verso i carburanti fossili, non aiuta. Sappiamo benissimo che un camion con un grande motore, difficilmente potrà funzionare con quintali di batterie, quindi ci vuole anche buon senso e logica. Anche per questo si sta andando verso una modifica di quelli che erano gli obiettivi del 2035”. Ad affermarlo è Massimo Bitonci, sottosegretario alle Imprese e al Made in Italy, durante la conferenza dal titolo “Il ruolo della logistica nella transizione energetica e nella crescita economica” che si è tenuta a Casa Alis all’interno di LetExpo. La fiera di riferimento per i trasporti, la logistica, i servizi alle imprese e la sostenibilità, promossa da Alis in collaborazione con Veronafiere, sarà aperta fino al 14 marzo.
Nella conferenza dedicata alla transizione energetica, che ha visto la presenza degli esponenti di importanti imprese italiane impegnate nella logistica, si è parlato anche delle iniziative attivate dal governo.
"L’anno scorso abbiamo avuto il via libera dall’Europa per fare una rimodulazione dei fondi REPowerEU recuperando 6,3 miliardi di euro che sono stati destinati al Piano Transizione 5.0. Si tratta di una misura di credito di imposta che va dal 35% al 45% ed è rivolta a tutte le imprese, sia piccole che grandi, per accompagnarle verso la transizione ecologica, la transizione digitale, la riduzione dei consumi. I vincoli imposti dall’Europa sono stati molto stringenti, per questo l'iniziativa è partita un po’ lentamente e, almeno fino a un mese fa, erano stati utilizzati solo 500 milioni di euro. Nell’ultimo periodo, però, la somma è quasi raddoppiata con le prenotazioni arrivate", conclude Bitonci.
Doha, 13 mar. (Adnkronos) - In seguito alla visita in Qatar dell'inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff, è sul tavolo una nuova bozza per una proposta aggiornata di cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi. Lo ha riferito al Jerusalem Post una fonte a conoscenza dei dettagli. Come parte dello schema proposto, Hamas rilascerebbe circa cinque ostaggi vivi e i corpi degli ostaggi morti. In cambio, Israele consentirebbe un cessate il fuoco di 50 giorni.
Durante questo periodo di tregua, che si concluderebbe il 20 aprile, si svolgerebbero discussioni in merito alla prosecuzione dell'accordo. La fonte ha dichiarato al Post di essere "ottimista sul fatto che si possa raggiungere un'intesa".
Roma, 13 mar. – (Adnkronos) - L’Intelligenza Artificiale può rivoluzionare il Trasporto Pubblico Locale. E' lo scenario emerso nel primo Workshop Nazionale organizzato da Asstra, l’associazione che riunisce 138 aziende del settore. L’evento ha visto la partecipazione di esperti e istituzioni, con contributi da Londra e San Francisco. Andrea Gibelli, presidente di Asstra, ha sottolineato il ruolo dell’IA nei veicoli autonomi, nella sicurezza stradale e nei servizi di TPL intelligenti: “L’integrazione tra mezzi pubblici e privati è l’obiettivo, ma serve una regolamentazione equilibrata”.
Tra le esperienze presentate, il Catenary Inspection System di FNM, un sistema basato sull'IA che consente di monitorare e anticipare guasti sulle linee elettrificate, riducendo i costi di manutenzione. Illustrati anche il Progetto IACC di Brescia Mobilità che grazie all'uso di chatbot e analisi dati, prevede una riduzione del 20% del carico di lavoro per il customer care , il Progetto Mercurio di Eav per l’analisi predittiva sulle ferrovie e le soluzioni di Amt Genova per l’efficienza delle fermate. Sul fronte della manutenzione, Tper Bologna ha illustrato l’uso dell’IA per ridurre i tempi di fermo dei veicoli, mentre TPL FVG ha mostrato il nuovo sistema CRM per migliorare la gestione delle richieste dei clienti. Focus anche sulla cybersicurezza con AC Transit di San Francisco e sulle implicazioni giuridiche dell’IA con esperti di diritto.
Il workshop si è chiuso con l’impegno di Asstra a tracciare una roadmap chiara per l’innovazione nel Tpl. “L’adozione dell’IA è fondamentale per intercettare il futuro e rispondere ai bisogni emergenti delle persone e delle città. Oggi dobbiamo decidere che aziende vogliamo essere in futuro", ha affermato Gibelli.
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Riforestare. Per mitigare l’inquinamento atmosferico e acustico cittadino, incrementare la biodiversità, ridurre i consumi energetici e migliorare il paesaggio urbano e periurbano insieme alla qualità di vita degli abitanti. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), sostenuto da Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas, lancia il progetto 'RiforestAzione', dedicato alla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano in 13 città metropolitane d’Italia (Torino, Genova, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio di Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari) in cui risiedono più di 21 milioni di persone e la cui estensione complessiva è pari a oltre il 15% del territorio nazionale.
L’iniziativa, svelata oggi all’Orto Botanico di Roma alla presenza di istituzioni e partner, rientra nella Missione 'Rivoluzione verde e transizione ecologica' (M2), Componente 'Tutela del territorio e della risorsa idrica' (C4), del Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Quest’ultimo si inserisce all’interno del programma Next Generation Eu (Ngeu).
Nel caso specifico, l’investimento per la 'tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano', dal valore di 210 milioni di euro, si propone di piantare 4,5 milioni di alberi e arbusti, creando 4.500 ettari di nuove foreste e trapiantando almeno 3,5 milioni di alberi nella loro destinazione finale, mediante un ampio programma di interventi, in grado di proteggere i processi ecologici correlati al funzionamento degli ecosistemi. Si tratta di un progetto altamente rilevante e coerente con il piano 'Eu forest strategy for 2030', dedicato al rafforzamento delle foreste continentali e che ambisce ad aggiungere 3 miliardi di alberi entro il 2030.
Il contributo di Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas al progetto del Mase 'RiforestAzione' si declina sotto forma di un supporto diretto alle attività per la sua promozione e comunicazione. Questo impegno si sviluppa attraverso molteplici azioni, a cominciare dalla creazione di una piattaforma digitale con contenuti informativi e di approfondimento sulle azioni di riqualificazione del verde urbano ed extraurbano, curata dalla società urban tech SuperUrbanity.
Oltre alla piattaforma, il progetto prevede la realizzazione di un percorso sul territorio nazionale che andrà a toccare nei prossimi due anni alcune delle città coinvolte nell’iniziativa per farla conoscere alle comunità locali, così come di un percorso didattico, in collaborazione con Fondazione Sylva, che farà tappa nelle scuole per diffondere la cultura ambientale e accrescere le competenze ecologiche dei più giovani.
In più, verrà strutturato un Osservatorio, con durata biennale, che andrà a monitorare l’evoluzione del rapporto tra italiani e verde urbano. A tal proposito, la centralità delle aree verdi è rimarcata dai dati raccolti nella prima ricerca dedicata al progetto 'RiforestAzione' del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili degli italiani sviluppato insieme a Nielsen IQ, da cui emerge che, per l’83% degli intervistati, l’aumento degli spazi con alberi e arbusti è necessario, mentre, per il 90%, le aree verdi sono fondamentali per il proprio benessere psicofisico, segno di un crescente desiderio di ristabilire un contatto con la natura nei luoghi di vita. Da segnalare anche che, per l’87% degli italiani, gli interventi di riqualificazione costituiscono un fattore che può migliorare la valutazione dell’amministrazione pubblica e la percezione di una città.
"Il progetto 'RiforestAzione' rappresenta un tassello importante della strategia nazionale per la tutela dell’ambiente e la qualità della vita nelle nostre città. Il verde urbano ed extraurbano non è solo un elemento estetico, ma una risorsa cruciale per la salute dei cittadini, la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela della biodiversità. Con questa iniziativa, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica conferma il proprio impegno concreto nel promuovere una politica ecologica che sia anche una rivoluzione culturale, coinvolgendo istituzioni, imprese e cittadini in un percorso condiviso. Ringraziamo Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas per il supporto a un progetto che guarda al futuro delle nostre comunità, con un impatto tangibile e duraturo sul territorio”, rimarca il sottosegretario di Stato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Claudio Barbaro.
“Le soluzioni nature-based rappresentano un pilastro fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e nella creazione di città più resilienti e vivibili. Il sostegno di Axpo Italia a questo ambizioso progetto di riforestazione urbana ed extraurbana del Mase è una dimostrazione del nostro impegno continuativo per lo sviluppo sostenibile, in cui il verde diventa un alleato strategico per migliorare il benessere delle persone. Cooperare e tutelare la natura significa investire concretamente nel futuro delle prossime generazioni, rafforzando la capacità delle nostre comunità di affrontare le sfide ambientali con soluzioni innovative e durature”, commenta Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia.
“L'espansione delle aree verdi nelle città metropolitane è un investimento sul nostro futuro, sulla nostra salute e sul nostro benessere. È un modo per riconnetterci con la natura, per riscoprire il valore degli alberi, e per costruire città più vivibili e sostenibili. L’obiettivo al 2026 è completare le operazioni di transplanting del materiale di propagazione forestale (semi o piante) per almeno 3.500.000 alberi e arbusti per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane. L’obiettivo è creare una rete di corridoi ecologici che colleghino le aree verdi esistenti, favorendo la mobilità della fauna e la dispersione dei semi. Vogliamo trasformare le nostre città metropolitane in ecosistemi resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e di offrire servizi ecosistemici essenziali per la collettività", dice Fabrizio Penna, capo Dipartimento Pnrr Mase.
Roma, 13 mar. (Adnkronos) - Riforestare. Per mitigare l’inquinamento atmosferico e acustico cittadino, incrementare la biodiversità, ridurre i consumi energetici e migliorare il paesaggio urbano e periurbano insieme alla qualità di vita degli abitanti. Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase), sostenuto da Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas, lancia il progetto 'RiforestAzione', dedicato alla tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano in 13 città metropolitane d’Italia (Torino, Genova, Milano, Venezia, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Reggio di Calabria, Palermo, Messina, Catania e Cagliari) in cui risiedono più di 21 milioni di persone e la cui estensione complessiva è pari a oltre il 15% del territorio nazionale.
L’iniziativa, svelata oggi all’Orto Botanico di Roma alla presenza di istituzioni e partner, rientra nella Missione 'Rivoluzione verde e transizione ecologica' (M2), Componente 'Tutela del territorio e della risorsa idrica' (C4), del Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Quest’ultimo si inserisce all’interno del programma Next Generation Eu (Ngeu).
Nel caso specifico, l’investimento per la 'tutela e valorizzazione del verde urbano ed extraurbano', dal valore di 210 milioni di euro, si propone di piantare 4,5 milioni di alberi e arbusti, creando 4.500 ettari di nuove foreste e trapiantando almeno 3,5 milioni di alberi nella loro destinazione finale, mediante un ampio programma di interventi, in grado di proteggere i processi ecologici correlati al funzionamento degli ecosistemi. Si tratta di un progetto altamente rilevante e coerente con il piano 'Eu forest strategy for 2030', dedicato al rafforzamento delle foreste continentali e che ambisce ad aggiungere 3 miliardi di alberi entro il 2030.
Il contributo di Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas al progetto del Mase 'RiforestAzione' si declina sotto forma di un supporto diretto alle attività per la sua promozione e comunicazione. Questo impegno si sviluppa attraverso molteplici azioni, a cominciare dalla creazione di una piattaforma digitale con contenuti informativi e di approfondimento sulle azioni di riqualificazione del verde urbano ed extraurbano, curata dalla società urban tech SuperUrbanity.
Oltre alla piattaforma, il progetto prevede la realizzazione di un percorso sul territorio nazionale che andrà a toccare nei prossimi due anni alcune delle città coinvolte nell’iniziativa per farla conoscere alle comunità locali, così come di un percorso didattico, in collaborazione con Fondazione Sylva, che farà tappa nelle scuole per diffondere la cultura ambientale e accrescere le competenze ecologiche dei più giovani.
In più, verrà strutturato un Osservatorio, con durata biennale, che andrà a monitorare l’evoluzione del rapporto tra italiani e verde urbano. A tal proposito, la centralità delle aree verdi è rimarcata dai dati raccolti nella prima ricerca dedicata al progetto 'RiforestAzione' del Pulsee Luce e Gas Index, osservatorio sulle abitudini sostenibili degli italiani sviluppato insieme a Nielsen IQ, da cui emerge che, per l’83% degli intervistati, l’aumento degli spazi con alberi e arbusti è necessario, mentre, per il 90%, le aree verdi sono fondamentali per il proprio benessere psicofisico, segno di un crescente desiderio di ristabilire un contatto con la natura nei luoghi di vita. Da segnalare anche che, per l’87% degli italiani, gli interventi di riqualificazione costituiscono un fattore che può migliorare la valutazione dell’amministrazione pubblica e la percezione di una città.
"Il progetto 'RiforestAzione' rappresenta un tassello importante della strategia nazionale per la tutela dell’ambiente e la qualità della vita nelle nostre città. Il verde urbano ed extraurbano non è solo un elemento estetico, ma una risorsa cruciale per la salute dei cittadini, la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela della biodiversità. Con questa iniziativa, il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica conferma il proprio impegno concreto nel promuovere una politica ecologica che sia anche una rivoluzione culturale, coinvolgendo istituzioni, imprese e cittadini in un percorso condiviso. Ringraziamo Axpo Italia e Pulsee Luce e Gas per il supporto a un progetto che guarda al futuro delle nostre comunità, con un impatto tangibile e duraturo sul territorio”, rimarca il sottosegretario di Stato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Claudio Barbaro.
“Le soluzioni nature-based rappresentano un pilastro fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici e nella creazione di città più resilienti e vivibili. Il sostegno di Axpo Italia a questo ambizioso progetto di riforestazione urbana ed extraurbana del Mase è una dimostrazione del nostro impegno continuativo per lo sviluppo sostenibile, in cui il verde diventa un alleato strategico per migliorare il benessere delle persone. Cooperare e tutelare la natura significa investire concretamente nel futuro delle prossime generazioni, rafforzando la capacità delle nostre comunità di affrontare le sfide ambientali con soluzioni innovative e durature”, commenta Salvatore Pinto, presidente di Axpo Italia.
“L'espansione delle aree verdi nelle città metropolitane è un investimento sul nostro futuro, sulla nostra salute e sul nostro benessere. È un modo per riconnetterci con la natura, per riscoprire il valore degli alberi, e per costruire città più vivibili e sostenibili. L’obiettivo al 2026 è completare le operazioni di transplanting del materiale di propagazione forestale (semi o piante) per almeno 3.500.000 alberi e arbusti per il rimboschimento delle aree urbane ed extraurbane. L’obiettivo è creare una rete di corridoi ecologici che colleghino le aree verdi esistenti, favorendo la mobilità della fauna e la dispersione dei semi. Vogliamo trasformare le nostre città metropolitane in ecosistemi resilienti, capaci di adattarsi ai cambiamenti climatici e di offrire servizi ecosistemici essenziali per la collettività", dice Fabrizio Penna, capo Dipartimento Pnrr Mase.
Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - “L’accessibilità del farmaco è un tema centrale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini e per la sostenibilità del sistema, e i dati diffusi questa mattina non fanno altro che confermare quanto una più ampia dispensazione dei medicinali sul territorio possa contribuire a realizzare migliori esiti di salute e a ridurre i costi sociali a carico di pazienti e caregiver, con un beneficio tangibile anche in termini di riduzione della spesa farmaceutica. Esprimiamo il nostro più vivo apprezzamento al ministro della Salute Orazio Schillaci e al sottosegretario Marcello Gemmato per gli obiettivi perseguiti con la riforma del sistema distributivo dei farmaci introdotta con la Legge di Bilancio 2024, e per l’attenzione mostrata su un tema che impatta in maniera così rilevante sulla quotidianità di pazienti, in particolar modo delle persone anziane e di coloro che vivono nelle aree più interne. Avvicinare il farmaco al cittadino va nella direzione di rafforzare la prossimità dell’assistenza e della cura per una Sanità più accessibile, equa e aderente ai bisogni delle persone”. Lo ha detto Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (Fofi), intervenendo sull'evento 'Farmaco accessibile: bilanci e prospettive. Un anno dalla norma', che si è svolto questa mattina ala ministero della Salute.
“La distribuzione del farmaco sul territorio valorizza la prossimità e la professionalità del farmacista e la continuità di servizio dei nostri presìdi per garantire un’assistenza farmaceutica più vicina alle esigenze dei pazienti, ma anche un maggior supporto ai fini della corretta assunzione dei farmaci e dell’aderenza terapeutica, aspetti di fondamentale importanza nella gestione delle malattie croniche nell’ambito di una presa in carico multidisciplinare sul territorio”, ha concluso Mandelli.