Cultura

Italia Arcobaleno, la prima guida turistica sul mondo Lgbt alla scoperta di un Paese alternativo: dai racconti sui Savoia alle poesie di Manzoni

Cinque città, un unico filo rosso. Le vicende pubbliche e private delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali che hanno attraversato lo Stivale raccolte in un’ironica guida turistica, alla scoperta di una storia d’Italia che nessuno ha mai raccontato

“L’idea di questa guida nacque oltre vent’anni fa, quando mi interrogavo su come interessare alla storia della comunità gay i ragazzi che frequentavano l’Arcigay di Milano, di cui ero bibliotecario e presidente”. Comincia così l’introduzione di Italia Arcobaleno, il nuovo libro di Giovanni Dall’Orto che propone un viaggio sui generis in cinque città del centro-nord Italia. Un Grand Tour alternativo che racconta la storia del collettivo Lgbt attraverso le epoche e i luoghi chiave della Penisola.

Milano, Torino, Roma, Venezia e Firenze, le protagoniste di questa guida, sono città con una lunga tradizione di tolleranza culturale: perciò qui la minoranza Lgbt è riuscita a emergere e a lasciare un’impronta più marcata rispetto ad altri centri. I richiami alla cultura omosessuale sono onnipresenti, a discapito dei pregiudizi che raccontano un’Italia sempre pronta a stigmatizzare comportamenti ritenuti scandalosi: la guida propone due o tre itinerari per ogni città, ricchi di spunti, aneddoti e curiosità sull’universo Lgbt.

Questi percorsi non includono solo luoghi turistici come monumenti o palazzi, ma anche parchi, fiumi, botteghe artigiane o le organizzazioni urbane più contemporanee (gay village, gay street), corredate da episodi storici, citazioni della vita del passato e biografie di personaggi illustri, che hanno attinenza col mondo Lgbt.

Così, ad esempio, Dall’Orto descrive una Milano diffidente nei confronti del fenomeno omosessuale: il cambiamento repentino avviene nell’ultimo secolo e la città diventa in breve tempo la capitale arcobaleno d’Italia. Si racconta del tentativo di creare una gay street vicino alla Stazione Centrale, ma anche degli scandali di Leonardo da Vinci, delle poesie licenziose di Manzoni e dei luoghi di prostituzione prediletti dai milanesi di non molto tempo fa: il Castello e la Galleria.

Simile sorte tocca a Torino: schiacciata dalla morale ’bacchettona’ dei Savoia, la prima capitale del Paese torna alla ribalta dopo l’Unità, con una “fioritura esplosiva della realtà gay”: le dicerie sugli episodi di omoerotismo di alcuni esponenti della Casa reale lasciano spazio a un vero e proprio boom della sottocultura gay, che include l’inaugurazione del maggior festival di cinema Lgbt d’Europa.

Al contrario, Venezia e Firenze hanno conosciuto una fiorente cultura omosessuale grazie al clima di maggiore indulgenza, tanto da diventare mete del grand tour dei viaggiatori provenienti del Nord Europa. Di Firenze si apprezzano soprattutto gli aneddoti riconducibili ai grandi artisti e letterati e alla loro sterminata produzione. Venezia invece è famosa per i numerosi luoghi di incontro, che rivelano l’esistenza di una “sottocultura sodomitica fin dal Rinascimento”, codificata dall’aristocrazia in quella “corrente di pensiero laica e materialista detta ‘libertinismo’” che conosce il suo apice all’epoca della Controriforma.

L’altra capitale del libertinismo è Roma. Sullo sfondo della sua storia millenaria emergono piccole curiosità: il caso di Giovanni Bordoni, uno dei primi esempi di FtM (female to male) in Italia. L’origine del termine ‘frocio’ e la storpiatura del significato originale ad opera della malavita romana. Naturalmente, anche le vicende private di grandi personaggi politici, religiosi e letterari.

Il volume, curato nelle illustrazioni da Massimo Basili, include anche delle ‘istruzioni per l’uso’. Gli itinerari indicati, infatti, sono solo ‘ideali’, non sono codificati dalle classiche guide e non includono le solite tappe turistiche: come riportato nella sezione apposita, ‘sono solo assaggi’. Per questo, il lettore è aiutato nella creazione di percorsi ad hoc da frecce, note e rimandi interni.

Questa guida potrebbe non rimanere un unicum: nell’introduzione, Dall’Orto auspica che presto possano seguire altre edizioni. “I tempi [per la pubblicazione] non erano ancora maturi… Se la nostra idea avrà successo e sarà possibile stampare un secondo volume, non potranno mancare almeno Napoli e Palermo assieme a località, da Genova a Brescia, Bologna, Siena, Lucca, Perugia, Capri, Siracusa, Taormina eccetera, per le quali c’è solo l’imbarazzo della scelta”.