La stagione 2019/20 emetterà i propri verdetti in piena estate. Un’anomalia, dettata dall’emergenza coronavirus, ma non una novità assoluta nella storia del nostro campionato. Era la prassi a inizio 900, è successo altre 8 volte in 88 edizioni a girone unico. Dalla stagione 1944 in cui il titolo non fu assegnato fino ai nerazzurri d Trapattoni (e dei record), le storie di quegli scudetti
Seguendo il regolare susseguirsi delle giornate, anche grazie alla quarantena soft prevista dal nuovo protocollo, la Serie A 2019/20 arriverà in fondo, emettendo i propri verdetti. Lo farà in piena estate. Un’anomalia, dettata dall’emergenza coronavirus, ma non una novità assoluta nella storia del nostro campionato. Anzi, prima dell’istituzione del girone unico (stagione 1929/30) terminare il torneo nel periodo compreso tra fine giugno e agosto era una prassi consolidata. La stagione 1923/24 durò addirittura undici mesi. Dal 7 ottobre 1923 al 7 settembre 1924. Era l’era pionieristica del nostro calcio, degli scudetti in serie del Genoa e della Pro Vercelli. Il campionato era suddiviso in gironi, con un gruppo finale a decretare la squadra campione d’Italia. In totale furono ben nove i tornei che si chiusero in estate. Dall’adozione del girone unico gli scudetti d’estate sono stati appena 8 su 88 edizioni. Tra queste, spiccano quattro storie che meritano di essere raccontate.