“Assassini, assassini”. Lo gridano le centinaia di persone che questo pomeriggio hanno partecipato al corteo attorno al Palazzo della Regione Lombardia organizzato dai centri sociali milanesi e l’area antagonista. “Se l’epidemia è stata una strage nella mia città e nella mia Regione – denuncia dal palco una sindacalista bergamasca – è perché ci sono dei responsabili a partire da chi per decenni ha tagliato sulla sanità pubblica”. Tra i manifestanti c’erano anche tanti volontari delle brigate di solidarietà che nei mesi della pandemia hanno distribuito pasti a migliaia di famiglie milanesi. Chiedono il “commissariamento” della Regione e un cambio di rotta in materia di politiche sanitarie: “Mai più un euro alla sanità privata, mai più medici di base che non vengono sostituiti, mai più anziani abbandonati a morire nelle Rsa”. A prendere parte al sit-in, i collettivi milanesi Zam, Lambretta, Fornace di Rho, mentre da Brescia sono arrivati gli antagonisti di Magazzino 47 e da Bergamo quelli di Pacì Paciana.
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