“Allo stato dei fatti, non abbiamo alcun elemento o testimonianza a favore fatto che stesse utilizzando un telefonino al momento dell’impatto col camion”. Il procuratore capo di Siena, Salvatore Vitiello, smentisce l’ipotesi circolata sabato riguardo alla possibilità che Alex Zanardi avesse il cellulare in mano quando venerdì pomeriggio si è scontrato contro un camion lungo la strada provinciale 146, tra Pienza e San Quirico d’Orcia, nel Senese.
Dai filmati amatoriali acquisiti finora dagli investigatori, e inseriti nel fascicolo dell’inchiesta per lesione gravissime che dovrà ricostruire la dinamica dell’impatto nel quale l’ex campione di Formula 1 è rimasto gravemente ferito, non emergerebbero immagini che mostrino Zanardi con in mano un telefonino prima dell’impatto. Per altro, fanno notare gli investigatori, il cellulare è stato ritrovato all’interno della scocca della handbike.
Sarà quindi l’esame dei filmati rinvenuti all’interno del telefonino, sequestrato insieme alla handbike, a far scartare definitivamente l’ipotesi. Tra l’altro, finora nessuno dei testimoni ascoltati dai carabinieri e dal sostituto procuratore Serena Menicucci avrebbe riferito della circostanza del telefonino.
Gli inquirenti quindi, dopo i primi accertamenti, allontanano quindi l’ipotesi avanzata sabato: Zanardi aveva le mani sulle manovelle del manubrio quando, durante una tappa della staffetta a tappe Obiettivo Tricolore, ha perso il controllo della sua handbike in un tratto in discesa invadendo la corsia opposta, dove transitava un autoarticolato.