Televisione

Crozza veste i panni di De Luca e osanna l’allenatore del Napoli: “Altro che San Gennaro, è il sangue di Gattuso che deve andare nell’ampolla”

Maurizio Crozza nella penultima puntata della stagione di Fratelli di Crozza– in onda il venerdì in prima serata sul Nove e in live streaming su Dplay – veste i panni del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, che esulta per la finale di Coppa Italia irridendo Ronaldo: “Come si chiama? Romualdo, Romualchio, Braccobaldo, Maestro Don Gesualdo. Come fetenzia si chiama ‘stu cristiano? Ecco, Cristiano Ronaldo. Il Guglielmo Tell dei rigori che da 11 metri a occhi chiusi ti centra un palo di 10 centimetri. Che pacco che hanno preso i Vitelli (gli Agnelli, ndr)”.

Poi osanna l’allenatore del Napoli: “Grande Gattuso col suo catenaccio. Altro che San Gennaro, è il sangue di Gattuso che deve andare nell’ampolla, perché il catenaccio è il patrimonio dell’umanità, è uno stato dell’anima, è il principio e la fine, è l’alfa e omega, è l’apostrofo azzurro tra le parole ‘Juve’ e ‘avete perso la Coppa Italia”.
Crozza-De Luca, infine, si sofferma su Salvini: “Non è solo un ciuccio, equino e somaro, ma è anche buono come bestia da soma. Non perdiamo tempo con questo anello mancante tra l’orango e lo stercoraro. Ha la faccia come il fondoschiena usurato. Questo esponente della Lombardella, Lombardetta, Lombalgia“.

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