Ha accoltellato e ucciso tre persone e ne ha ferite altre tre gravemente nella serata del 20 giugno in un parco a Reading, a ovest di Londra. Un 25enne richiedente asilo libico è stato arrestato e la polizia, dopo voci non ufficiali e smentite, parla di attacco terroristico. L’uomo, che è stato arrestato, secondo quanto riferito dal capo dell’anti terrorismo britannica, Neil Basu, si chiama Khairi Saadallah ed è l’unico sospettato. Un’aggressione per la quale il premier britannico Boris Johnson si è detto “inorridito e disgustato”, non senza aggiungere di non ritenere che l’alleggerimento del lockdown imposto dal coronavirus possa aggravare il pericolo del terrorismo.
Le indagini e la dinamica – “Nulla ci fa ritenere che vi sia qualcun altro coinvolto e al momento non ricerchiamo nessuno”, ha tagliato corto Basu, confermando che il fascicolo aperto riguarda formalmente la legge sul terrorismo data la dinamica dell’episodio, ma insistendo anche che l’esatto movente di “questo orrendo atto” resta al momento “lontano dall’essere chiaro”. Il funzionario ha quindi ringraziato gli agenti e i cittadini intervenuti per fermare gli aggressore, che secondo le ricostruzioni dei media è stato alla fine placcato con mossa da rugby da un poliziotto definito “eroe” dal Mail.
Un testimone oculare citato dalla Bbc, Lawrence Wort, 20enne personal trainer, ha raccontato da parte sua i momenti di terrore vissuti. Ha detto che il 25enne ha preso di mira “con un coltellaccio la cui lama doveva essere di una dozzina di centimetri” vari capannelli di persone che bevevano e chiacchieravano nel parco in una serata di bel tempo coincisa col giorno più lungo dell’anno (quello del solstizio d’estate), approfittando del recente rilassamento delle restrizioni legate al coronavirus. E che ha colpito subito a morte 3 vittime riunite fra loro, per poi tentare di aggredire altre persone che sono riuscite a fuggire e quindi rivolgersi contro un secondo gruppo più vicino per le ultime coltellate. Wort ha infine raccontato di aver urlato ai presenti “run”, correte, prima di vedere con la coda dell’occhio il placcaggio del killer.
Poco prima dell’attacco si era svolta nell’area una protesta del movimento antirazzista Black Lives Matter, ma gli investigatori non ritengono che l’aggressione sia legata alla manifestazione. La zona è rimasta transennata e intorno alle 23 la polizia, secondo testimoni, avrebbe fatto irruzione all’interno di un edificio poco lontano dal quale sarebbe anche giunto un rumore come di uno scoppio.