“Mi chiesero di sbiancarmi la pelle”. La dichiarazione shock (è proprio il caso di dirlo) arriva dalla viva voce della cantante Alexandra Burke. Ve la ricorderete, forse, per la vittoria a “The X Factor”: era il 2008 e la sua cover di “Hallelujah” fu un fenomeno senza precedenti, diventando il singolo più venduto nel Regno Unito e conquistando il record europeo di vendite in 24 ore. Di lei si erano un po’ perse le tracce, ma ora è tornata a far parlare di sé. Non tanto per nuova musica (non pubblica un nuovo album da due anni), ma per aver raccontato la sua esperienza di donna nera nell’industria musicale. “Sento che è arrivato il momento di parlarne, è la cosa più giusta da fare”.
D’altronde, Alexandra Burke è stata la prima vincitrice di colore della storia del talent britannico e na ha da raccontare: “Quando vinsi X Factor a 19 anni mi fu detto: ‘Solo perché sei nera dovrai faticare dieci volte quanto fatica un bianco per raggiungere certi obiettivi, a causa del colore della tua pelle’. E poi mi fu detto di sbiancarmi la pelle, una cosa che mi sono rifiutata di fare perché è assurdo che ci si possa azzardare di dire a qualcuno una cosa del tipo: ‘Sbiancati la pelle per sembrare più bianca’. Quello che mi è stato detto mi fa ancora male oggi, mi si spezza il cuore. Sto davvero sforzandomi dal trattenere le lacrime”, è stato il suo sfogo pubblicato su Instagram.
Ma il racconto della cantante, che arriva quando in tutto il mondo esplode la solidarietà al movimento antirazzista “Black Lives Matter“, continua. “Mi è stato detto: ‘Non puoi avere le trecce, non puoi avere richiami afro, devi avere i capelli che piacciono ai bianchi così i bianchi possono capirti meglio’”. Con il suo video-sfogo, Alexandra Burke ha precisato di non voler colpire nessuno, ma di voler ispirare gli altri a raccontare la loro verità.