Una sede alle Bermuda, società in Liechtenstein, azionisti schermati da trust che secondo Monika Bacardi “votano per sostenere incondizionatamente la governance in carica, guidata da Facundo Bacardi“. E’ guerra aperta nella famiglia che controlla la multinazionale del rum nata nel 1862 a cui oggi fa capo anche Martini & Rossi. L’ultimo capitolo è l’esclusione di Monika Bacardi, vedova di Luis Gomez del Campo Bacardi, dal diritto di voto nell’assemblea del 18 giugno. La figlia Maria Luisa annuncia la decisione di andare per vie legali “e portare questi fatti all’attenzione delle autorità e anche dell’opinione pubblica affinché si possa fare finalmente giustizia”.
Il 3 giugno scorso la stessa Monika aveva annunciato che si profilava la sua esclusione. E “il 18 giugno, come previsto, l’assemblea della Bacardi ha confermato Facundo Bacardi alla guida del gruppo, dopo 27 anni ininterrotti alle redini dell’azienda“, riferisce ora la figlia. “Grazie a uno dei sistemi di governance aziendali meno trasparenti al mondo, dove gli stessi azionisti della Bacardi non hanno il diritto di sapere chi sono gli altri azionisti“. In questo modo “viene impedito ai detentori di pacchetti rilevanti di azioni – aggiunge Maria Luisa Bacardi – di fare valere il voto in assemblea per decidere le nomine dei consiglieri”. Monika Bacardi avrebbe infatti votato contro la riconferma di Facundo Bacardi e dei suoi candidati e la manleva delle operazioni da loro compiute.
I Professional trustees del Bastille trust, che racchiude la quota pari al 6% della multinazionale che fa capo a Monika Bacardi, l’hanno destituita dal ruolo di direttore mettendo sul tavolo le sue dimissioni dalle cariche direttive dei due veicoli che detengono la quota di Bacardi e che conferiscono il diritto di esprimere il voto in assemblea. In quel trust ci sono le azioni che dal 1988 al 1997 erano rimaste sequestrate in Liechtenstein da procedure azionate dai membri della stessa famiglia. Nel 2003 Luis era riuscito a trasferirle in un trust, i cui trustees però, come ricostruito da Sergio Luciano su EconomyMag, agirono fin da subito contro la sua volontà nominando al posto di Luis Bacardi il nipote di un suo cugino, Facundo L. Bacardi. Poco dopo Luis Bacardi è morto lasciano alla vedova il compito di portare avanti le azioni legali.