La vicesegretaria della Cgil, Gianna Fracassi, è stata ospite di un dibattito sul lavoro organizzato in occasione del decimo anniversario de ilFattoQuotidiano.it (qui l’integrale del dibattito). Intervistata dai giornalisti Chiara Brusini e Andrea Tundo, la sindacalista ha affrontato il tema dello smart working che ha coinvolto milioni di lavoratori in Italia a causa dell’emergenza coronavirus. “Nei contratti nazionali e nella contrattazione aziendale vanno fissati alcuni paletti – ha detto – Innanzitutto per ciò che riguarda il diritto alla disconnessione, che ha a che fare con gli orari di lavoro. In secondo luogo vanno salvaguardati sicurezza e privacy. E per quanto riguarda la donna, non vorrei che lo smart working riproducesse elementi di segregazione. Già abbiamo un gender pay gap molto legato alla difficoltà per alcune donne di conciliare vita e lavoro. Non vorrei che lo smart working le penalizzasse ulteriormente”.

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