Il sindacalista di Conegliano non è nuovo alle minacce: la scorta gli fu assegnata proprio dopo l’accordo del 2010 che lacerò il fronte sindacale
Una busta con tre bossoli e minacce di morte è stata trovata a pochi passi dall’abitazione dell’ex segretario generale della Fim-Cisl, Marco Bentivogli, appena dimissionario dall’incarico. Lo denuncia una nota Fim: “È stata appena rinvenuta a Roma una busta con 3 bossoli, uno calibro 38 e due calibro 9, con minacce di morte in ricordo dei 10 anni dall’accordo Fiat di Pomigliano”. Nel giugno 2010 si firmava infatti un’intesa tra la società e i sindacati (Fiom esclusa) per il rilancio del complesso industriale, che prevedeva novità sulle ore di lavoro e di straordinario, cassa integrazione e scioperi.
Nel volantino vicino ai 3 bossoli si legge: “Festeggeremo insieme l’accordo di Pomigliano ovunque a Roma o ad Ancona, non bastano le dimissioni“. Sul posto, prosegue la nota, oltre alla scorta già presente, sono intervenute la Digos e la scientifica. Bentivogli non è nuovo alle minacce: la scorta gli fu assegnata proprio dopo l’accordo su Pomigliano, che lacerò il fronte sindacale.