Il giocatore di pallacanestro Nikola Jokic è infatti risultato positivo al Covid dopo aver partecipato a un evento di Basket a Belgrado l’11 giugno. Solo ieri la notizia del contagio di Novak Djokovic, suo connazionale e amico: quel giorno i due campioni serbi erano seduti vicini sugli spalti.

Jokic sarebbe dovuto rientrare lunedì 15 a Denver, negli Stati Uniti, dopo aver trascorso il lockdown in Serbia. Invece, con il tampone positivo, è rimasto nella sua Sombor, in quarantena. Per i Nuggets, la sua squadra, si tratta del secondo positivo al Covid dopo il coach Michael Malone.

Il contagio sarebbe avvenuto a Belgrado, sugli spalti di una partita l’11 giugno. Per Jokic era la prima uscita pubblica del lockdown: si era presentato molto dimagrito rispetto all’ultima partita coi Nuggets dell’11 marzo (il giorno in cui il campionato Nba è stato sospeso) e aveva parlato con i giornalisti e abbracciando tutti senza alcun distanziamento o protezione. Tra loro anche Nikola Jankovic, anche lui risultato positivo. Poi Jokic si era seduto in tribuna accanto al numero 1 del tennis mondiale, Djokovic, anche lui tifosissimo di basket. Il weekend successivo, Jokic era tornato a casa, mentre Djokovic era impegnato nell’Adria Tour, il torneo di tennis che lui stesso ha organizzato, diventato poi focolaio di contagio: sono risultati positivi il bulgaro Grigor Dimitrov, il croato Borna Coric, il serbo Viktor Troicki, il preparatore italiano di Djokovic Marco Panichi e il coach di Dimitrov.

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