“Da oggi inizia la mia disobbedienza social sulle piattaforme di Mark Zuckerberg. Addio Instagram, Facebook e Whatsapp. Continuerò le mie attività di comunicazione su Twitter, Telegram e sul mio sito www.chefrubio.it. Come sempre rimarrò attivo nei luoghi fisici, nelle piazze, nei raduni dove la libera circolazione di idee garantisce uno scambio democratico e costruttivo, capace di contraddire disinformazione, la propaganda sionista/hasbara , bugie, revisioni storiche e negazionismi, minacce, insulti, provocazioni, e odio”. Con questo post il popolare chef ha annunciato il suo addio a quasi tutti i social tranne Twitter e Telegram. “Grazie a tutti coloro che in questi sette anni hanno animato il miei profili e hanno contribuito a renderli grandi e soprattutto utili. Se ci tappano la bocca è perché diciamo scomode verità – si legge ancora nel post dello chef – Boicottare l’uso di Instagram, Facebook e Whatsapp è per me un gesto plateale che vuole smascherare pubblicamente il sistema di controllo deviato della grande lobby sionista oltre che rifiutare il fatto che un’azienda tech privata decida, al di sopra delle leggi, cosa possiamo dire, leggere e guardare. Tra una settimana, i miei account Instagram, Facebook e Whatsapp saranno disabilitati”. Gabriele Rubini continua spiegando che terrà attivi i suoi social ancora per una settimana così da “consentire le operazioni di backup e salvataggio immagini, qualora vi stia particolarmente a cuore qualche foto o post d’archivio”.
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