A ottobre avevano già dovuto incassare la chiusura di Pregnana Milanese e la trasformazione in sede logistica dello stabilimento di San Mauro. Adesso i sindacati lanciano già un nuovo allarme, di fronte alle comunicazioni di Cnh Industrial, azienda che ha come principale azionista il gruppo Exor controllato dalla famiglia Agnelli, al ministero dello Sviluppo Economico: la forte crisi di mercato innescata dal Covid-19 ha fatto crollare gli ordinativi in particolare dei veicoli commerciali Iveco, quindi la multinazionale ha già lasciato intendere che rallenteranno – o verranno sospesi – alcuni investimenti.
Come il polo per l’elettrificazione dei veicoli programmato a Brescia e sono a rischio anche le macchine movimentazione terra prodotte a Lecce. Due impianti che contano circa 2.700 operai. Per quanto riguarda il sito di Foggia procede inoltre a rilento la ricerca di una nuova commessa che possa sostituire Fca in uscita. Insomma, l’applicazione dell’accordo quadro firmato il 10 marzo scorso rischia di andare già gambe all’aria.
Uno scenario di fronte al quale i sindacati hanno reagito in maniera compatta: “La presa di posizione aziendale è evidentemente molto grave poiché mette in discussione gli impegni presi”, scrivono in una nota unitaria Fiom, Uilm, Fim, Fismic, Ugl e Aqcf-R che chiedono al governo di intervenire “assolutamente prima che sia troppo tardi”, anche perché “sussiste il timore che altri Paesi europei possano attirare gli investimenti previsti per l’Italia”.
“È da tempo – si legge nella nota – che stiamo avvertendo le istituzioni dei rischi di desertificazione industriale del settore automotive aggravato dalla emergenza Covid e dal fatto che l’Italia continua a essere priva di una politica industriale”. I sindacati hanno quindi richiesto una immediata convocazione di un tavolo con i ministri Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo, mentre a Cnh Industrial chiedono “l’integrale rispetto dell’accordo” del 10 marzo. In attesa di risposte, i rappresentanti dei lavoratori hanno anche indetto lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti, con un pacchetto di 8 ore di sciopero per luglio.
Tra l’altro la situazione complessiva di Cnh Industrial non appare allarmante. Come spiegano i sindacati, a Modena e a Jesi le proiezioni produttive sono abbastanza confortanti, nonostante l’impatto del Covid. Anche a Suzzara e a Piacenza i volumi produttivi si stanno riprendendo. E la situazione non è particolarmente allarmante neanche a Torino, mentre a Foggia pende l’incertezza a causa dell’addio di Fca. Su Brescia e Lecce, invece, si addensano nubi nonostante l’intesa e gli impegni messi nero su bianco all’inizio della crisi sanitaria.
Lavoro & Precari
Cnhi, ordini giù nel post-Covid per l’azienda del gruppo Exor: a rischio Brescia e Lecce. I sindacati: “Mantengano impegni di marzo”
Fiom, Uil, Fim, Fismic, Ugl e Aqcf lanciano un nuovo allarme, di fronte alle comunicazioni dell'azienda del gruppo Exor, controllato dalla famiglia Agnelli, al ministero dello Sviluppo Economico sui ritmi post crisi sanitaria nei due stabilimenti che contano 2.700 addetti: "Molto grave che vengano messi in discussione gli impegni presi 3 mesi fa. Il governo intervenga subito"
A ottobre avevano già dovuto incassare la chiusura di Pregnana Milanese e la trasformazione in sede logistica dello stabilimento di San Mauro. Adesso i sindacati lanciano già un nuovo allarme, di fronte alle comunicazioni di Cnh Industrial, azienda che ha come principale azionista il gruppo Exor controllato dalla famiglia Agnelli, al ministero dello Sviluppo Economico: la forte crisi di mercato innescata dal Covid-19 ha fatto crollare gli ordinativi in particolare dei veicoli commerciali Iveco, quindi la multinazionale ha già lasciato intendere che rallenteranno – o verranno sospesi – alcuni investimenti.
Come il polo per l’elettrificazione dei veicoli programmato a Brescia e sono a rischio anche le macchine movimentazione terra prodotte a Lecce. Due impianti che contano circa 2.700 operai. Per quanto riguarda il sito di Foggia procede inoltre a rilento la ricerca di una nuova commessa che possa sostituire Fca in uscita. Insomma, l’applicazione dell’accordo quadro firmato il 10 marzo scorso rischia di andare già gambe all’aria.
Uno scenario di fronte al quale i sindacati hanno reagito in maniera compatta: “La presa di posizione aziendale è evidentemente molto grave poiché mette in discussione gli impegni presi”, scrivono in una nota unitaria Fiom, Uilm, Fim, Fismic, Ugl e Aqcf-R che chiedono al governo di intervenire “assolutamente prima che sia troppo tardi”, anche perché “sussiste il timore che altri Paesi europei possano attirare gli investimenti previsti per l’Italia”.
“È da tempo – si legge nella nota – che stiamo avvertendo le istituzioni dei rischi di desertificazione industriale del settore automotive aggravato dalla emergenza Covid e dal fatto che l’Italia continua a essere priva di una politica industriale”. I sindacati hanno quindi richiesto una immediata convocazione di un tavolo con i ministri Stefano Patuanelli e Nunzia Catalfo, mentre a Cnh Industrial chiedono “l’integrale rispetto dell’accordo” del 10 marzo. In attesa di risposte, i rappresentanti dei lavoratori hanno anche indetto lo stato di agitazione in tutti gli stabilimenti, con un pacchetto di 8 ore di sciopero per luglio.
Tra l’altro la situazione complessiva di Cnh Industrial non appare allarmante. Come spiegano i sindacati, a Modena e a Jesi le proiezioni produttive sono abbastanza confortanti, nonostante l’impatto del Covid. Anche a Suzzara e a Piacenza i volumi produttivi si stanno riprendendo. E la situazione non è particolarmente allarmante neanche a Torino, mentre a Foggia pende l’incertezza a causa dell’addio di Fca. Su Brescia e Lecce, invece, si addensano nubi nonostante l’intesa e gli impegni messi nero su bianco all’inizio della crisi sanitaria.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.