Risultati poco soddisfacenti per Quota 100 e reddito di cittadinanza. A mettere sotto la lente le misure assistenziali e previdenziali del governo è stato oggi il Procuratore generale presso la Corte dei Conti Fausta Di Grazia nel giudizio sul rendiconto generale dello stato. Per quanto riguarda la misura relativa alla pensione, “i risultati sono stati al di sotto degli obiettivi illustrati nella Relazione tecnica che accompagnava il provvedimento, avente anche finalità di ricambio generazionale della forza lavoro”. In particolare, sottolinea Di Grazia, “risultano essere state approvate 155.897 richieste di collocamento in quiescenza, pari a circa il 69% delle domande presentate. Delle istanze accolte circa il 49% riguarda soggetti con oltre 41 anni di contribuzione, a fronte di un’anzianità lavorativa media di 40 anni”. Sul fronte assistenziale, ha aggiunto, l’attuazione del “reddito di cittadinanza” è rientrato tra le finalità della missione 24, con uno stanziamento definitivo di 5.728,6 milioni di euro, dei quali ne sono stati impegnati 3.878,7 milioni. “Dai dati degli uffici di controllo risultano essere state accolte circa 1 milione di domande, a fronte di quasi 2,4 milioni di richieste, delle quali, secondo elaborazioni di questo Istituto, soltanto il 2% ha poi dato luogo ad un rapporto di lavoro tramite i Centri per l’impiego”.