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Padre e figlio attaccati da un orso: “Eravamo in un lago di sangue”

Il racconto di Christian Misseroni e del padre a Repubblica

Padre e figlio, una camminata nei sentieri del Monte Pellier, località Torosi: una cosa che i due hanno fatto molte volte ma mai prima d’ora si erano ritrovati davanti un orso. Christian Misseroni, 28 anni, si stava inoltrando lungo un sentiero, seguito a poca distanza dal padre Fabio, 59 anni, quando si è trovato a tu per tu con l’animale. Caduto a terra, è stato sormontato dall’orso e a quel punto la reazione del padre è stata quella di scagliarsi contro il plantigrado riportando la frattura di una gamba in più punti. L’assessore provinciale Giulia Zanotelli e le guardie forestali hanno anche ispezionato il luogo teatro dell’episodio per raccogliere gli elementi necessari a ricostruirne con esattezza la dinamica. “Un istante, due salti e l’orso mi è stato addosso. Rugliava in modo spaventoso, con una zampata ha gettato a terra anche mio padre e gli è saltato sopra. Gridavamo disperatamente e ci proteggevamo con scarponi e gambe. Ho pensato: adesso ci ammazza tutti e due. L’animale invece si è fermato un attimo e si è alzato sulle zampe posteriori – ha raccontato il ragazzo a Repubblica – Eravamo già in un lago di sangue, ma siamo riusciti a scivolargli via da sotto il ventre. Lui si è girato ed è sparito nel bosco”. E Fabio ha spiegato di aver provato a salvare il figlio senza pensare alla furia dell’animale: “Senza pensarci – ha detto – mi sono buttato a mani nude contro la bestia. È stata la disperazione di vedere mio figlio sbranato. L’orso l’ha mollato subito, ma si è scagliato contro di me. Altro che un toro ferito: mai visto una furia simile”. I due ce l’hanno fatta, Christian dimesso subito e Fabio dopo una notte in ospedale e diverse ferite.