Il premier ha convocato il presidente Inps a Palazzo Chigi dopo i numerosi ritardi sull'erogazione della cassa integrazione durante l'emergenza coronavirus: "Abbiamo fatto una analisi dettagliata sui numeri e sulle articolazioni della cig, ha voluto sapere i diversi step e le criticità che condividiamo tutti, che l’Istituto ha affrontato e che sono attenzionate"
“Lo strumento di una cassa integrazione unica sarebbe migliore“. Lo ha detto il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, dopo l’incontro con il premier Giuseppe Conte a Palazzo Chigi. “Il presidente ha voluto sapere tutto sulla cassa integrazione, abbiamo fatto una analisi dettagliata sui numeri e sulle articolazioni della cig, ha voluto sapere i diversi step e le criticità che condividiamo tutti, che l’Istituto ha affrontato e che sono attenzionate“, ha aggiunto Tridico dopo il colloquio.
“Conte ha voluto sapere come eliminare le criticità”, ha ribadito Tridico. Il premier ha convocato il presidente Inps a Palazzo Chigi dopo i numerosi ritardi sull’erogazione della cassa integrazione durante l’emergenza coronavirus. Dati per cui si è detto “fortemente insoddisfatto“, riporta l’Adnkronos. Anche se viene assicurato come Conte si sia detto anche consapevole “del lavoro straordinario” messo in piedi dall’Inps, alle prese, però, con un sistema – quello della Cig – che non era pronto a fronteggiare l’onda d’urto del Covid. Per questo Tridico ora chiede uno strumento unico.
Il premier ha chiesto una vigilanza sul nuovo meccanismo introdotto col dl rilancio, che ha tolto di mezzo il controllo regionale, prevedendo l’anticipo del 40% da parte dello Stato su una previsione del mese entrante: col conguaglio verranno poi pagate le ore effettive. “Ad oggi l’Inps ha pagato 5,8 milioni di prestazioni per circa 2,9 milioni di lavoratori, al 22 giugno. Nel controllo che ha fatto l’Inps restano fuori 150mila beneficiari: 130mila sono domande di giugno”, ha ribadito sempre Tridico, parlando fuori da Palazzo Chigi.