L'uomo stava chiudendo la saracinesca dell'azienda in cui lavora, che ha sede proprio nella stessa struttura interessata dal crollo, quando si è verificato il distaccamento della massa di cemento armato. Il padre delle vittime: "Ho visto un macello, cosa posso fare. Sto male"
“Ero sul marciapiede ho lasciato passare la signora con i suoi bambini, pochi secondi e non li ho più visti“. Così, ancora sotto choc, Mirko Zorzo, il sindaco di Albizzate, racconta a Il Giorno quei terribili istanti che hanno preceduto il crollo del cornicione di un capannone del suo comune trasformato in centro commerciale, in cui sono morti una donna marocchina, Fauzia Tauquif, e i suoi due figli, Souleymane di 5 anni e Yaoucut di 18 mesi.
Ora è sotto choc, così come il padre, che terminato il lavoro li stava raggiungendo a fare la spesa. Noureddine Hannach, appena è arrivato sul posto si è sdraiato per terra: “Ho visto un macello, cosa posso fare. Sto male – ha raccontato in un’intervista a Rai Radio1 – perdere una moglie e due figli è stato un colpo, sarà difficile. Non ho dormito. Mio figlio maggiore (che ha assistito alla tragedia, ndr) è a casa di una amica; dice di star bene. Ha visto tutto, speriamo…”. Tutta l’area è stata sottoposta a sequestro, si dovranno chiarire le cause del crollo improvviso del cornicione, sembra che mai fino a ieri fossero stati segnalati cedimenti.