“Proposte indecenti che arrivano sui social? Io l’ormone ce l’ho già scatenato di mio. I social sono una illusione della realtà. Io sono molto animale da questo punto di vista, ho bisogno di sentire l’odore, l’energia”. A confessarlo è il leader de Le Vibrazioni Francesco Sarcina che, intervenendo a I Lunatici su Rai Radio 2. si è raccontato a cuore aperto, confessando anche alcuni particolari molto privati come questo.
“Non è importante che una donna sia una fotomodella, l’importante è che la persona sia bella dentro – ha raccontato il cantante -. Di proposte indecenti ne arrivano tante, ma bisogna stare molto attenti, è anche pieno di fake. Ormai gli scheletri non sono più nell’armadio, ma negli smartphone. Questa è un’epoca narcisista, tendiamo ad apparire fighi, belli, quando poi hai i like ti senti figo. I like creano dipendenza. Io arrivo da una separazione dovuta in gran parte a questo. Vivevo una vita dove era tutto basato sui like, a un certo punto mi sono rotto le palle“.
“Io sono un po’ sociopatico. Anzi, social patico – ha proseguito – . Ho un rapporto di odio amore con i social. Sono un’arma a doppio taglio. Si è creato tutto questo trip dell’avere seguaci. Io faccio musica, vorrei farti entrare nella mia musica, non per forza nei cavoli miei. Però alla gente sui social frega relativamente. Quindi ci dobbiamo adattare, ogni tanto mi piace far vedere i cavoli miei. A volte sì, a volte no”.
Poi Sarcina ha raccontato alcuni aneddoti della sua vita:”Io sono un romanzo vivente. Mio padre suonava, si è separato da mia madre, girava sempre, andava in giro a suonare. Non vengo da una famiglia benestante, anche se non mi è mai mancato niente. Vivevo in una casa molto piccola, a un certo punto mia madre ha sclerato e si è sperata. Quando ho iniziato a fare musica, lei voleva che continuassi a studiare, mio padre invece seguiva le mie orme – ha detto -. Io mi sbattevo, studiavo e lavoravo. Mio padre veniva spesso ai miei concertini, mio padre veniva, faceva anche un po’ broccolone con le tipe, scherzando, in modo pacifico ovviamente, e qui capiamo tante cose, senza entrare troppo nel gossip, capiamo la mia dedizione a scrivere canzoni alle donne”.
“Poi però quando sono riuscito a sfondare con ‘Le vibrazioni’ mio padre ha avuto un ictus emorragico che lo ha lasciato paralizzato per dieci anni – ha rivelato -. Io sono figlio unico, ero da solo, della famiglia nessuno mi ha mai dato una mano, se non un cugino di mio padre di secondo grado, che è stato l’unico ad aiutarmi. Il successo delle ‘Vibrazioni’, ma pensando a mio padre ero totalmente sbandato. Ho fatto tanta fatica, avevo una preoccupazione continua. E poi mi è dispiaciuto non potergli dire ‘ehy papà, hai visto che ce l’ho fatta?”. L’ho portato a qualche concerto con la sedia a rotelle, dopo dieci anni è morto“, ha concluso.