La low cost ha anche annunciato ricorso alla giustizia europea per il via libera di Bruxelles al piano di salvataggio da 9 miliardi di Lufthansa da parte del governo tedesco, ritenendolo anticoncorrenziale. Proprio oggi gli azionisti hanno votato a favore dell'ingresso dello Stato
Ryanair accusa Lufthansa di fare cartello in Italia e ha fatto ricorso alla Commissione europea affinché apra un’inchiesta sulla vicenda. In una video call con i giornalisti il direttore legale della low cost, Juliusz Komorek, ha detto che la compagnia tedesca con le sue controllate Austrian Airlines e Air Dolomiti, insieme ad altre tre compagnie tra cui Alitalia, “potrebbe aver avviato delle trattative per fissare livelli minimi di prezzo” sui servizi in Italia. Intanto Ryanair ha anche annunciato ricorso alla giustizia europea per il via libera di Bruxelles al piano di salvataggio da 9 miliardi di Lufthansa da parte del governo tedesco, ritenendolo anticoncorrenziale. “Abbiamo ricevuto la lettera di protesta da Ryanair. E’ tutto quello che possiamo dire al momento”, ha commentato Eric Mamer, portavoce della Commissione.
Intanto il piano di salvataggio del gruppo tedesco, che prevede l’ingresso dello Stato con una partecipazione del 20%, ha avuto il via libera dagli azionisti. All’assemblea straordinaria che ha votato la delibera, spiega una nota, hanno partecipato circa 30.000 soci (39% del capitale): la proposta è stata accettata con il 98% dei voti a favore. Nei giorni scorsi, il principale azionista, Heinz Hermann Thiele, aveva criticato l’intervento pubblico facendo pressione per riaprire il negoziato, con la minaccia di un voto contrario. Il semaforo verde è stato accolto quindi con soddisfazione dal ceo Carsten Spohr: “La decisione dei nostri azionisti procura a Lufthansa la prospettiva di un futuro di successo. A nome dei nostri 138mila dipendenti, vorrei ringraziare il governo e gli esecutivi dei Paesi delle nostre altre compagnie, per la volontà di stabilizzarci. Siamo consapevoli della nostra responsabilità e ripagheremo i 9 miliardi ai contribuenti il prima possibile“. All’inizio dell’incontro, a Francoforte, era stato proprio lui a rivolgere un deciso appello agli azionisti, chiedendo un voto favorevole “per salvare” la compagnia.