Tecnologia

Twitter, i dati degli utenti business sono stati esposti a rischio

Secondo quanto riportato da BBC News, i dati sensibili di un numero imprecisato di utenti business di Twitter sarebbero rimasti esposti dopo essere stati erroneamente salvati nella cache del browser all’insaputa degli utenti. Il problema sarebbe stato risolto immediatamente e secondo Twitter non ci sarebbe evidenza di compromissioni.

Twitter avrebbe inviato nelle scorse ore una mail ad alcuni dei propri utenti Business, comunicandogli che le loro informazioni personali potrebbero essere state esposte, questo almeno èquanto riporta BBC News. Il problema di sicurezza, potenzialmente grave, per cui la società si sarebbe immediatamente scusata coi propri utenti, sarebbe stato scoperto il 20 maggio scorso e immediatamente risolto, non prima però che i dati stessei siano rimasti potenzialmente esposti a sguardi indiscreti.

A causa di un non meglio chiarito problema o errore infatti informazioni personali, numeri di telefono e le ultime quattro cifre dei numeri delle carte di credito sarebbero state salvate nella cache del browser all’insaputa degli utenti. Secondo il colosso dei social per fortuna sembrerebbe non esserci alcuna evidenza che i dati esposti siano stati compromessi o utilizzati da malintenzionati, ma non può esserci certezza matematica.

Non sappiamo quanti utenti siano stati toccati dal problema ma – come già detto – sembra che a essere coinvolti siano solamente gli account Business delle aziende che utilizzano le piattaforme pubblicitarie e di analisi di Twitter e non quindi tutti gli utenti semplicemente iscritti alla piattaforma. “Siamo profondamente dispiaciuti sia accaduto. Riconosciamo e apprezziamo la fiducia che riponente in noi e siamo impegnati a guadagnarla ogni giorno” è il messaggio di scuse di Twitter, riportato dalla BBC.

In ogni caso non è la prima volta che Twitter è esposta a una violazione dei dati. Nel 2018 ad esempio il sito di microblogging chiese ai propri utenti di modificare le password dopo che il sistema era stato “bucato” da malintenzionati.