Sembra proprio che l’appello di Paul McCartney abbia davvero mosso le acque all’interno del governo sul tema voucher e rimborsi, in caso di concerti annullati. L’artista, in seguito alla cancellazione dei concerti a Lucca e Napoli a causa della pandemia, ha invitato in maniera, anche dura, il nostro Paese a rimborsare in fan in denaro e non attraverso il sistema dei voucher. Le proteste degli acquirenti. Infatti, giorno dopo giorno, si sono fatte sempre più pressanti, tanto che si sono mobilitati anche il Codacons e le associazioni in difesa dei consumatori. Il governo, come riportano l’agenzia AgCult e il presidente della Fimi (Federazione Industriale Musicale Italiana) Enzo Mazza, ha dato parere favorevole al rimborso in denaro, qualora il concerto fosse annullato. Una indicazione importante che dà una direzione utile alla discussione utile in Parlamento sugli emendamenti ad hoc.
Tra questi emendamenti spicca quello del presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera, Sergio Battelli del Movimento 5 Stelle. Il provvedimento estende la validità del voucher a 24 mesi, rinnovabili per altri 12 (quindi per tre anni massimo) con la possibilità di essere rimborsati alla scadenza. Bisognerà vedere se questa norma sarà accolta dalla maggioranza e sarà ritenuta sufficiente, in seguito all’indicazione del governo. Invece per i concerti spostati rimangono validi i biglietti già acquistati, è possibile rivendere i biglietti, utilizzando la piattaforma ufficiale del rivenditore, ma anche modificare il nominativo sul biglietto in proprio possesso, seguendo la procedura di cambio nominativo disponibile all’interno dell’area specifica del sito.